Il Comitato parlamentare ha audito per due ore il vertice dei servizi segreti esteri. L’agenzia lo usa, ma mai su ong e giornalisti. Verrà sentito anche Valensise dell’Aisi
I servizi segreti che si occupano di questioni estere hanno ammesso di avere in uso lo spyware prodotto dall’azienda israeliana Paragon. A riferirlo al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) è stato Giovanni Caravelli, capo dei servizi segreti per l’informazione esterna (Aise). Anche se, avrebbe spiegato, non è stato utilizzato per lo spionaggio degli attivisti Luca Casarini e degli altri che si occupano di diritti e patti con la Libia né per entrare nel telefono del d



