Il testamento di Sandro Donati

Come i boss dell’atletica armati di provetta hanno affossato Alex Schwazer

FILE -- In this Aug. 22, 2008 file photo, Italy's Alex Schwazer celebrates as he wins the men's 50-kilometer walk during the athletics competitions in the National Stadium at the Beijing 2008 Olympics in Beijing. Alex Schwazer made a triumphant return from a doping ban to win the 50-kilometer event at the world race walking team championships on Sunday. (AP Photo/Anja Niedringhaus)
FILE -- In this Aug. 22, 2008 file photo, Italy's Alex Schwazer celebrates as he wins the men's 50-kilometer walk during the athletics competitions in the National Stadium at the Beijing 2008 Olympics in Beijing. Alex Schwazer made a triumphant return from a doping ban to win the 50-kilometer event at the world race walking team championships on Sunday. (AP Photo/Anja Niedringhaus)
  • È uscito il libro I signori del doping, scritto da Sandro Donati ed edito da Rizzoli. Lo aspetto da quel giorno di luglio del 2016, quando sono scivolato su qualcosa che per mestiere a me era decisamente estranea e insieme molto familiare, l’atletica e la mafia, i diari di allenamento e le rappresaglie, i test ematici e i ricatti, la misurazione dei battiti cardiaci e l’inganno.
  • Sono stato inghiottito dal vortice che mi ha trasportato lontano dalla mia Sicilia e vicino al maestro dello sport, Sandro Donati, e al marciatore altoatesino Alex Schwazer, all’apparenza una stravagante coppia, per il passato dell’uno e dell’altro, per quell’avventura che stavano intraprendendo fianco a fianco.
  • Sandro Donati ci descrive la grande paura del ritorno di Alex che si scopre giorno dopo giorno più veloce di prima «senza l’epo o gli anabolizzanti, senza gli antiasmatici per un’asma che non aveva», ci svela i retroscena di quegli "inviti” a frenare il marciatore che arrivano alla vigilia della 50 chilometri alle Terme di Caracalla e della 20 chilometri di La Coruña, ci riporta le tabelle di allenamento per un sogno olimpico che resterà sogno.

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