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Alice ha deciso di abortire e non si sente in colpa per questo

  • Sono passati più di quarant’anni dalla Legge 194, ma lo stigma sociale legato all’aborto va ancora combattuto, e va fatto partendo dal linguaggio, provando a sradicare la visione colpevolizzante della donna.

  • Alice Merlo, attivista genovese di 27 anni, lo ha fatto mettendo in gioco il suo corpo e la sua voce, raccontando il suo aborto farmacologico con una narrazione rivoluzionaria, e utilizzando parole come “serenità”, “gratitudine”, “felicità”.

  • I nostri corpi sono politici, siamo noi a poterne e doverne scrivere la biografia. L’aborto farmacologico è una conquista, e come tutte le conquiste va difesa.

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