disuguaglianze

Anche la didattica a distanza si può fare in presenza

Una rete di associazioni mette a disposizione spazi per gli studenti che per ragioni economiche o psicologiche non riescono a seguire le lezioni online. È la risposta a un disagio educativo che nasce prima del Covid-19

  • «I ragazzi percepiscono fortissimamente la disuguaglianza sociale» racconta Giuseppetti, educatrice del centro Matemù. Grazie al Fondo per il contrasto alla povertà educativa hanno avviato dei progetti, e con la zona rossa hanno messo in campo la Dad in presenza.
  • Finora nessuno ha pensato a livello istituzionale di coinvolgere i centri territoriali esistenti per fare fronte all’emergenza. Oltre i problemi tecnici ad aggravare il disagio sociale si aggiunge l’isolamento spiega Attorre, del centro The Tube di Fermo.
  • La presidente di Matemù, Elisabetta Melandri, dice: «È prevedibile che tutta l’educazione si convertirà in un miscuglio, tra esperienza in presenza e da remoto. Per questo è importante un presidio di educazione non formale che dia supporto alla scuola».

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