È stato un weekend di altre polemiche contro l’Anpi e in particolare contro il suo presidente, Gianfranco Pagliarulo.

  • Nel giorno di Pasqua su internet sono stati riscoperti alcuni suoi post del 2014 e del 2015, ai tempi dell’invasione russa del Donbass. In quell’occasione Pagliarulo difendeva su Facebook i russi, accusando la Nato e i giornalisti italiani di disinformazione.
  • Lo faceva dando voce ad alcune notizie e teorie, che erano le stesse diffuse in quei giorni dalla propaganda del Cremlino. «Stiano tranquilli tutti quelli che si stanno accanendo contro l’Anpi, continueremo a condannare senza se e senza ma un’invasione sanguinosa di cui Putin ha ogni responsabilità», ha detto invece oggi Pagliarulo in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano.
  • «In questo periodo non c'è giorno in cui l’Anpi non sia attaccata da qualcuno. Ecco la tecnica: far dire al bersaglio della polemica, cioè io, esattamente il contrario di quello che ha detto. Ho parlato di unità e scopro che le mie parole sono di divisione. Oggi, nel pieno di una guerra terrificante e un’invasione la cui responsabilità ricade su Putin, sembra che chiunque stia fuori dal coro diventi un pericoloso putiniano», ha detto Pagliarulo. Nei giorni scorsi l’Anpi è stata attaccata per essersi schierata contro l’invio delle armi in Ucraina e per aver chiesto una «inchiesta indipendente» sulla strage di Bucha. 

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