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Dalle procure ai nemici interni, la sindrome di Meloni peggiora

Anche in assenza di inchieste gli attacchi ai pm sono una costante nei primi due anni di governo. Ma la premier e i fedelissimi guardano con sospetto anche alcuni ministri «legati alle élite»

Un complotto tira l’altro. In questi quasi due anni di governo, Giorgia Meloni e i suoi fedelissimi Fratelli d’Italia hanno dato prova di eccellenti capacità di invenzione nella narrazione di una realtà fatta di poteri occulti il cui unico desiderio sarebbe far cadere il governo a colpi di inchieste giudiziarie. L’obiettivo cui rivolgere le minacce è una certa magistratura complice di una parte della stampa sgradita. Nemici esterni, certo. Tuttavia la sindrome dell’accerchiamento a che fare pure

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