Paride Minervini è il tecnico incaricato dalle parti offese. «Se una bomba è a base di gelatina non può essere con polvere pirica», dice. E ancora: «L’ordigno avrebbe potuto uccidere»
C’è un punto fermo nella storia della bomba piazzata nei pressi dell’abitazione del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. Quell’ordigno avrebbe potuto fare ancora più male se a ottobre scorso fosse esploso davanti a una persona. Lo spiega a Domani Paride Minervini, ex ufficiale dell’Esercito, tra i maggiori esperti di Balistica e oggi chiamato come consulente tecnico di parte dall’avvocato Roberto De Vita che assiste alcuni giornalisti della trasmissione di Raitre che hanno prese


