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«La Commissione Moro 2 mi ha diffamato». Lo Stato a giudizio alla Corte di Strasburgo per il caso Birgit Kraatz

Birgit Kraatz in una foto recente e in una d'epoca
Birgit Kraatz in una foto recente e in una d'epoca

La giornalista tedesca viene erroneamente citata come appartenente al gruppo di lotta armata “Due giugno”. Un errore materiale che si tramanda di documento in documento fino ai nostri giorni. Ma emendare la relazione è impossibile e oggi quel nome viene ripreso anche nelle sentenze. Ora il fascicolo sarà discusso a Strasburgo dalla Corte europea dei diritti dell’uomo

La commissione parlamentare d’inchiesta “Moro 2” l’ha definita «già attiva nel movimento estremista “Due giugno”». Che però era qualcosa di più: un vero e proprio gruppo di lotta armata che, nella Germania Ovest degli anni Settanta, si rese protagonista di svariati attentati e rapimenti, anche con la morte del presidente della Corte federale tedesca Günter von Drenkmann durante le concitate fasi del sequestro. Ma lei, la giornalista tedesca Birgit Kraatz, oggi ottantacinquenne ma negli anni Sett

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