Ivo Muser ha commissionato un’inchiesta sugli abusi sessuali commessi da membri del clero nella sua diocesi ed è stato accusato esplicitamente, dagli autori del rapporto, di non essersi comportato nel modo giusto dinanzi a un caso. Il vescovo ha riconosciuto di aver, in questo e in altri casi, commesso degli errori, promettendo al tempo stesso di aver imparato la lezione e di non volerli ripetere. Ci sono vescovi italiani disposti a imitarlo?
Ci sono due modi di reagire a uno scandalo delle dimensioni di quello degli abusi sessuali commessi dai membri del clero cattolico. Il primo consiste nel minimizzare la vastità e la gravità dello scandalo, nell’approntare alcune misure tampone per sperare di arginarlo nel futuro e soprattutto nell’invocare un colpo di spugna sul passato, rifiutandosi ostinatamente di avviare un processo approfondito e severo sulle proprie mancanze pregresse. Questa è la linea che hanno scelto, forti di una sosta



