Possono fare domanda per il bonus di 200 euro lavoratrici e lavoratori autonomi, professioniste e professionisti. Nel decreto Aiuti bis vengono definiti requisiti e le procedure da seguire per farne richiesta.

I requisiti per presentare domanda

Il bonus 200 euro è destinato alle seguenti categorie:

  • lavoratrici e lavoratori autonomi e professioniste e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps;
  • professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.

Possono presentare domanda per beneficiare dell’indennità contro il caro prezzi coloro che si trovano nelle seguenti condizioni:

  • hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro nel 2021;
  • risultano iscritti alle gestioni previdenziali di riferimento alla data di entrata in vigore del decreto aiuti, ovvero il 18 maggio 2022;
  • hanno una partita Iva e attività lavorativa avviata;
  • hanno eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.

La domanda

Per ricevere Il bonus di 200 euro, coloro che rientrano in tale categoria dovranno presentare domanda al proprio ente previdenziale, rispettando i termini, le modalità e lo schema predisposto da ciascun ente.

Sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si legge che «l’indennità è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all’ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica», quindi le informazioni fornite in fase di richiesta potranno essere verificate dagli enti in qualsiasi momento.

Chi ha già ricevuto il bonus perché lavoratore dipendente o perché pensionato non può riceverlo una seconda volta nel caso abbia anche una partita Iva aperta.

Finanziamenti

La misura è finanziata grazie alle risorse del fondo istituito nello stato di previsione del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con una dotazione finanziaria implementata dal decreto Aiuti bis, pari a 600 milioni di euro per l’anno 2022, che costituisce limite complessivo di spesa.

Dopo la firma ​del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, il decreto è già stato trasmesso al ministero dell’Economia e delle Finanze. Si è in ritardo sui tempi di approvazione, infatti stando al decreto aiuti, la norma attuativa sarebbe dovuta arrivare non oltre lo scorso 17 giugno.

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