Sei persone sono state arrestate a Brindisi con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, di cui tre sono ai domiciliari. Gli arresti sono stati eseguiti dalla Guardia di finanza al termine di un’inchiesta su alcune procedure fallimentari. Sono finiti in carcere l’imprenditore Massimo Bianco, il commercialista Francesco Pepe Milizia e il magistrato Gianmarco Galiano, mentre ai domiciliari sono stati posti l’avvocatessa Federica Spina, l’imprenditore Francesco Bianco e la presidente provinciale dell’Ordine degli Ingegneri Annalisa Formosi.

Tra gli indagati, anche due magistrati della sezione fallimentare del Tribunale di Brindisi. Le indagini sono iniziate nel 2017 in seguito alla richiesta di concordato preventivo avanzata da una società situata in provincia di Brindisi e hanno coinvolto in totale circa 21 persone.

L’inchiesta è stata coordinata inizialmente dal sostituto procuratore di Brindisi, Raffaele Casto, successivamente il dossier è stato trasferito a Potenza tra le mani del procuratore Francesco Curcio, per competenza funzionale in seguito al coinvolgimento nelle indagine dei due magistrati in servizio presso la sezione fallimentare del Tribunale di Brindisi.

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