Le due anime più forti del governo meloniano prendono di mira una Figc indebolita, invitando a ripetizione il presidente Gravina alle dimissioni. Dalla parte di Fratelli d’Italia l’assalto arriva da un deputato lucano
Le destre all'attacco per annettersi il calcio. L'esternazione con cui lo scorso mercoledì Salvini ha invitato alle dimissioni il presidente della Federazione italiana gioco calcio (Figc), Gabriele Gravina, non sono soltanto l'invasione di campo da parte di un ministro che avrebbe altro di cui occuparsi. Segnano piuttosto l’opzione di scalata a un’organizzazione il cui controllo può avere un peso molto rilevante negli equilibri politici del governo. E proprio in tal senso andrebbero letti i p



