Ieri mattina a Cariati, in provincia di Cosenza, sono sbarcati 56 migranti iracheni e iraniani, di etnia curda, tra cui anche una donna con il proprio figlio di appena cinque anni. 

Dopo diverse ore dallo sbarco, a seguito delle indagini svolte congiuntamente dagli agenti della questura di Cosenza, dai carabinieri di Cariati e dai poliziotti di Corigliano Rossano, due cittadini di nazionalità russa sono stati arrestati. L'accusa, nei confronti dei due, rispettivamente di 36 e 47 anni, è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. 

In particolare da quanto ricostruito dagli inquirenti, i due sarebbero stati gli skipper della barca a vela di circa quindici metri che si è spiaggiata sulle coste cariatesi e dalla quale sono sbarcati i 56 richiedenti asilo.

La ricostruzione dei fatti

Lo sbarco, avvenuto intorno alle 8 di domenica mattina, era stato notato da alcuni residenti della zona, che in quel momento si trovavano vicino all’area portuale e che immediatamente hanno dato l’allarme telefonando al 112. Subito dopo, i militari dell’Arma si sono recati sul posto per evitare che i migranti si disperdessero tra le vie del paese. I soccorritori del 118 e il personale del Comune di Cariati, invece, hanno prestato loro le prime cure.

Poco dopo il verificarsi dei fatti, già alcuni cittadini che avevano assistito allo sbarco, hanno fornito alle forze dell’ordine alcuni elementi in ordine a quelli che sin da subito erano apparsi essere gli scafisti, per cui immediatamente sono state diramate le ricerche.

Nelle ore successive allo sbarco, la squadra mobile di Cosenza, è riuscita a ricostruire anche una serie di importanti e fondamentali elementi inerenti non solo le modalità della traversata da parte dei migranti, ma anche di identificare i presunti scafisti.

Questi elementi, secondo quanto spiegato dagli investigatori, sono stati rilevati anche a seguito degli interrogatori sui migranti stessi che hanno affrontato il viaggio e che hanno fornito una descrizione dettagliata dei due cittadini russi, i quali nel frattempo avevano fatto disperdere le proprie tracce, abbandonando sia l'imbarcazione sia le 56 persone in spiaggia. I carabinieri, dopo serrate ricerche, sono riusciti a intercettarli e individuarli lungo una via centrale di Cariati e, dopo averli sottoposti a identificazione, li hanno fermati. Successivamente, su disposizione del gip, è stato formalizzato l'arresto e i due sono stati portati in carcere.

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