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Il caso Report racconta la parabola (e i rischi) dell’informazione “lunga”

©lapresse Archivio storico politica Roma anni '80 Emma Bonino, Michele Santoro e Sandro Curzi nella foto: la politica Emma Bonino con Michele Santoro e Sandro Curzi durante una manifestazione a favore della trasmissione televisiva \\\"Samarcanda\\\" BUSTA 3164
©lapresse Archivio storico politica Roma anni '80 Emma Bonino, Michele Santoro e Sandro Curzi nella foto: la politica Emma Bonino con Michele Santoro e Sandro Curzi durante una manifestazione a favore della trasmissione televisiva "Samarcanda" BUSTA 3164
  • Dagli anni ’70 fino alla comparsa della terza rete di Guglielmi (1987-1994) la politica e la società erano bandite dalla prima serata anche perché i tentativi di proporle erano stangati dagli indici d’ascolto.
  • Nella seconda metà degli ’80 la terza rete Rai, che rispetto agli altri canali non aveva il becco di un quattrino, ha cavalcato il momento politico e scoperto che c’era un pubblico pronto a vedere rispecchiate in tv le sue tribolazioni, i suoi sogni di riscatto, le sue rabbie.
  • Si è generato così il trionfo di Samarcanda, progenitore del “very long form informativo”, con i suoi pregi, anche economici, e i suoi rischi attuali.

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