Una sanzione di 150mila euro. È quella che la Rai dovrà pagare al Garante per la protezione dei dati personali per una presunta violazione delle disposizioni del Codice della privacy e delle Regole deontologiche nell’esercizio della professione giornalistica.

La sanzione si riferisce a quanto avvenuto durante una puntata di Report, la trasmissione di giornalismo investigativo in onda su Raitre: il procedimento, avviato nel dicembre 2024, riguardava la diffusione di un audio relativo ad una conversazione telefonica tra l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e sua moglie Federica Corsini. L'audio è stato mandato in onda l’8 dicembre 2024 nel corso della trasmissione che trattava il caso della mancata nomina a consigliera di Maria Rosaria Boccia. 

Il Garante ha tuttavia dichiarato infondato il reclamo di Sangiuliano nei confronti di alcune testate giornalistiche per il contenuto di articoli che avrebbero violato la propria sfera personale e privata.

La sanzione arriva in un momento particolare per Report e cioè dopo l’atto intimidatorio subito la scorsa settimana dal giornalista e conduttore Sigfrido Ranucci, le cui due auto sono state distrutte a Pomezia da una bomba carta. Una vicenda su cui sta indagando la Dda capitolina e che aveva indotto diversi esponenti politici a chiedere il ritiro di tutte le querele temerarie presentate nei confronti di Ranucci e della trasmissione. 

«Sono contento che il Garante dica di essere indipendente, se è così dovrà accettare l’intervista che gli abbiamo chiesto su questa vicenda e anche su altre criticità riguardanti un nostro servizio di prossima trasmissione. È singolare che sia stata punita anche la violazione delle regole deontologiche dato che l’ordine, custode della deontologia dei giornalisti, mi ha archiviato sulla stessa vicenda», ha commentato Ranucci. 

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