L’ex comandante generale della Gdf ai pm: «Mai raccomandato il tenente, non sapevo neanche il nome». E aggiunge: «Un cronista arrabbiato per i buchi presi da Domani e La Verità mi disse: “La fonte è Laudati”»
Da un lato, il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo. Dall’altro, l’ex comandante generale della Guardia di finanza, Giuseppe Zafarana, presidente di Eni. Nel mezzo, un magistrato, Raffaele Cantone, a capo della procura di Perugia e legatissimo a Melillo, a mediare uno scontro ai massimi livelli istituzionali. Tutta colpa del caso Striano, l’indagine, cioè, a carico del sotto ufficiale delle fiamme gialle (Pasquale Striano), accusato assieme all’ex magistrato Antonio Laudati di rivel


