Nato da un’occupazione, oggi accoglie bimbi di ogni nazionalità e classe sociale. Mancano soldi pubblici: «Ma supereremo le difficoltà grazie ai rapporti che abbiamo creato»
Perù, Iran, Australia, Russia, Senegal e Italia, solo per fare alcuni esempi. Perché sono tanti e tutti diversi i background dei 54 bambini che frequentano Celio Azzurro, centro interculturale dedicato all’infanzia, nel cuore di Roma, a pochi minuti dal Circo Massimo, che funziona come un asilo. Nato all’inizio degli anni Novanta, da un’occupazione guidata dall’attuale presidente Massimo Guidotti, è diventato, prima sotto il cappello della Caritas, poi come cooperativa indipendente, il primo spa



