Fatti

Centodieci minuti prima dei soccorsi: perché la morte di Marco Vannini è omicidio volontario

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 09 Settembre 2020 Roma (Italia) Cronaca : Processo Vannini Nella Foto: protesta davanti al tribunale di Piazzale Clodio Photo Cecilia Fabiano/LaPresse September 09 , 2020 Roma (Italy) News: Vannini process In the pic : Demonstration in front of the Court
Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 09 Settembre 2020 Roma (Italia) Cronaca : Processo Vannini Nella Foto: protesta davanti al tribunale di Piazzale Clodio Photo Cecilia Fabiano/LaPresse September 09 , 2020 Roma (Italy) News: Vannini process In the pic : Demonstration in front of the Court

La Corte d’assise ha condannato Antonio Ciontoli a 14 anni per la morte del 21enne, ferito da una pistola e lasciato in agonia per quasi due ore. La sentenza precedente aveva previsto una riduzione della pena a 5 anni

  • Quello finito ieri è il quarto processo per la morte di Marco Vannini, ventunenne ucciso nella notte tra il 17 e 18 maggio 2015 da un colpo d’arma da fuoco mentre si trovava nella villetta della sua fidanzata, a Ladispoli, insieme alla famiglia di lei.
  • La sentenza di secondo grado aveva ridotto la pena da 14 a 5 anni per Antonio Ciontoli, padre della fidanzata di Marco, Martina, colui che aveva esploso il colpo che aveva ucciso Marco: omicidio colposo.
  • Nel processo bis per la morte di Marco Vannini finito ieri, la Corte d’Assise d’Appello ha dunque condannato Antonio Ciontoli a 14 anni per omicidio volontario con dolo, e la moglie Maria Pezzillo e i figli Martina e Federico a 9 anni 4 quattro mesi per concorso anomalo in omicidio volontario.

Per continuare a leggere questo articolo