Un centro estivo parrocchiale in periferia di Cesena ha dovuto cancellare i propri programmi perché il referente del centro è stato estromesso dall’organizzazione delle attività dal prete. «Pensavo che il medioevo fosse ormai alle nostre spalle» ha commentato il sindaco Lattuca
Secondo un prete di Cesena, gli uomini omosessuali non possono educare bambini. È quanto emerge dalla vicenda riferita dal Corriere di Romagna, che racconta come il coordinatore di un centro estivo parrocchiale nella periferia della città ha dovuto annullare tutto perché estromesso dall’organizzazione dal prete dopo che il parroco aveva visto sui social una foto in cui il ragazzo, appena maggiorenne, baciava un altro uomo.
Il parroco ha offerto al ragazzo di continuare a organizzare il centro, ma senza entrare in contatto con i bambini. A quel punto, però, l’uomo ha deciso di rinunciare del tutto all’incarico: senza maggiorenni a coordinare le attività, non è stato possibile tenere in piedi l’organizzazione del campo estivo, a cui tra l’altro i bambini erano già stati iscritti dai genitori dopo la fine della scuola. Il gruppo, tra l’altro, era già stato gestito dalla squadra di educatori che sarebbe dovuta entrare in carica anche quest’anno.
Le ragioni del parroco
Il Corriere cita una collaboratrice parrocchiale che racconta la genesi della decisione del parroco. «Il parroco non è qui con noi da tanto. Ciò che ha potuto fare è stato rivolgersi ai suoi superiori. Che, rispettosi delle regole, hanno detto “no” a che l’organizzatore potesse continuare a fare anche l’educatore». Insomma, il prete aveva paura di dare ai bambini un esempio “sbagliato”.
«La Chiesa continua a dibattere sulle questioni legate all’omosessualità così come su altri grandi temi come la genitorialità ed i suoi molteplici aspetti “moderni”. Ad ora però le regole sono chiare e non si può dare ai bimbi di un centro estivo l’input che avere un educatore omosessuale sia la normalità. Decisamente il parroco non poteva far altro» continua la collaboratrice.
Le reazioni all’episodio non sono mancate: è già intervenuto il sindaco, Enzo Lattuca, che ha commentato la vicenda su Facebook. «Pensavo che il Medioevo fosse ormai alle nostre spalle e che episodi di discriminazione come questo, inaccettabili, fossero estranei alla nostra città. Evidentemente mi sbagliavo».
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