Dopo l’esposto del cardinale condannato oltretevere, la procura ipotizza anche l’estorsione e l’esercizio abusivo della professione. Lei ha sempre negato di aver partecipato a macchinazioni contro il porporato. L’ipocrisia della gendarmeria e dei promotori
Truffa, estorsione ed esercizio abusivo della professione. La procura capitolina accelera. E dopo la denuncia presentata da Angelo Becciu, il cardinale “licenziato” da Bergoglio, nei confronti della lobbista Francesca Immacolata Chaouqui, indaga ora sulle presunte «macchinazioni» messe in piedi per inchiodare il porporato sardo, condannato in primo grado dalla giustizia vaticana a cinque anni e sei mesi per truffa e peculato. L’inchiesta italiana, oltre alla posizione di Chaouqui, potrebbe rispo



