La polizia di stato ha eseguito il fermo di diciannove scafisti, ritenuti responsabili di un traffico di migranti che da Africa e Medioriente portava persone in Europa al costo di 6000/7000 euro a 'viaggio'. Le ordinanze di fermo sono state eseguite a Bari, Milano, Torino e Ventimiglia su delega della procura distrettuale Antimafia di Catania. Dalle indagini è emersa una rete di persone dedita a favorire l'ingresso, la permanenza e il transito verso il nord Europa di migranti provenienti da Iran, Iraq, Afghanistan e Pakistan.

Durante il blitz di Catania contro il traffico di migranti, a seguito delle perquisizioni delegate dalla procura, è stato sequestrato ingente materiale, tra cui 17 telefoni cellulari, principale strumento utilizzato dagli indagati per l'espletamento delle attività illecite, quattro computer portatili, documenti vari e circa 25mila euro in contanti. L'inchiesta ha smantellato un pericoloso cartello di facilitatori considerato un anello di congiunzione con gruppi criminali attivi in Turchia e Grecia che, a loro volta, agevolavano i migranti nel percorso verso le mete privilegiate di Francia e nord Europa in cambio del pagamento di ingenti somme di denaro.

L'intero network criminale aveva ampia disponibilità di denaro utile ad acquistare imbarcazioni, generalmente a vela, rubate o noleggiate, e a reclutare skipper in grado di pilotare le imbarcazioni verso la costa della provincia di Siracusa. Gli scafisti venivano remunerati con una somma pari a circa mille dollari per ogni traversata.

© Riproduzione riservata