- I vescovi italiani usano i fondi statali dell'8 per mille anche per tutelare i sacerdoti accusati di pedofilia, come se si dovessero difendere da una persecuzione contro la Chiesa cattolica, pagando anche gli avvocati.
- È quanto sta emergendo al processo in corso a Enna contro don Giuseppe Rugolo, imputato per violenza sessuale su un minore. Il vescovo di Piazza Armerina lo ha coperto per anni.
- Lo ha ammesso durante una drammatica udienza del processo. Anni fa, quando gli fu chiesto un commento sul caso del prete pedofili, rispose: «Non ho capito di chi si parli. Abbiamo tanti casi».
Questa inchiesta è realizzata grazie al sostegno dei lettori di Domani: contribuisci anche tu. Per ogni euro versato, noi ne aggiungiamo un altro fino al raggiungimento dell’obiettivo.