Nell’ultimo periodo c’è stato un risveglio dell’interesse per il ri-utilizzo di “parti non consumate” nel cibo per animali. Si è iniziato a riconoscere che le ossa, le frattaglie e altri tagli meno pregiati possono avere un grande valore nutrizionale per i cani, non solo in termini di proteine, ma anche di minerali, vitamine e collagene
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Cibo, disponibile sulla app di Domani e in edicola
Lo diamo al cane. Fino a qualche decennio fa questa frase risuonava come una soluzione semplice e naturale quando si trattava di scarti alimentari o avanzi del pranzo. Un gesto che, senza troppi pensieri, si traduceva in un atto di generosità verso il compagno a quattro zampe, ma che allo stesso tempo rifletteva un momento storico in cui le risorse erano limitate e ogni scarto aveva il suo posto. Gli avanzi, infatti, erano una parte naturale della vita quotidiana, specialmente in un’epoca in c



