Chris Licht si è dimesso dalla carica di amministratore delegato della Cnn. Una decisione che viene dopo la pubblicazione di un lungo articolo da parte di The Atlantic, che ha evidenziato come il manager di uno dei media più conosciuti al mondo non godesse più della fiducia del suo staff e dei suoi collaboratori.

Licht aveva assunto l’incarico nel febbraio del 2022 dopo essere subentrato a Jeff Zucker. Secondo quanto riporta il New York Times, in un articolo di due giorni fa, Licht aveva detto ai suoi collaboratori che avrebbe «combattuto fino alla fine» per rimanere al suo posto. «So che questi ultimi giorni sono stati molto duri per questo gruppo», ha detto durante una riunione, «e riconosco pienamente che questo ciclo di notizie e il mio ruolo in esso ha messo in ombra l'incredibile settimana di notizie che abbiamo appena avuto, e ha distratto dal lavoro di ogni singolo giornalista in questa organizzazione. E per questo mi dispiace».

Il calo della fiducia è dovuto sia a una errata programmazione nei palinsesti ma anche a un continuo calo negli ascolti che la Cnn ha avuto da quando Licht si è insidiato 13 mesi fa. Ascolti che non sono stati mai così bassi negli ultimi venti anni.

L’ospitata di Trump

Ad alimentare il senso di sfiducia nei confronti dell’azienda da parte dei telespettatori e colleghi giornalisti è stata la puntata del programma town hall in cui come ospite principale c’era l’ex presidente repubblicano Donald Trump. L’episodio è stato apostrofato come un assist alla campagna elettorale del tycoon che come suo solito ha travolto la conduttrice Kaitlan Collins con una serie infinita di bugie. 

Il format è stato fortemente criticato anche da alcuni giornalisti come Jon Ralston, direttore del Nevada Independent, che inizialmente ha difeso la scelta, per poi pentirsene in diretta su Twitter, definendo l’evento «una farsa».

I profitti in calo

Evan Agostini/Invision/AP

Nell’anno precedente all’arrivo di Licht in azienda, la Warner Bros Discovery che detiene la Cnn aveva dichiarato profitti per 1.25 miliardi di dollari. Una cifra enorme che è scesa a 750 milioni di dollari da quando Licht è amministratore delegato. Parte delle perdite sono state giustificate dalla chiusura del servizio di streaming Cnn+ che doveva essere uno dei nuovi punti di rilancio dell’azienda. Invece, il servizio ha chiuso lo scorso 30 aprile a solo un mese dalla sua entrata in funzione. 

Alcuni collaboratori vicino a Licht imputano parte delle colpe a al suo caro amico Chris Marlin, scelto dall’amministratore delegato come responsabile della strategia e delle operazioni commerciali del network nonostante non avesse una grande esperienza nel settore dei media.

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