Dall’incendio del 16 luglio l’aeroporto Fontanarossa di Catania è ancora in tilt. Alcuni voli sono assicurati ma troppo frequenti sono i dirottamenti improvvisi, lunghi ritardi, carenza di servizi di assistenza a terra, mancate riprotezioni e quasi nessuna organizzazione degli spostamenti nel caso di assegnazione di voli alternativi.

In parlamento, nel frattempo, sono iniziati i lavori della Commissione bicamerale per il contrasto agli svantaggi dell’insularità. Era stata istituita con la scorsa legge di Bilancio a seguito di un emendamento proposto dal Partito democratico, in modo da assicurare la piena attuazione dell’articolo 119 della Costituzione.

Data l’impossibilità di un ritorno alla normalità per l’aeroporto più importante della Sicilia, dopo oltre due settimane dall’incidente, il capogruppo del Partito democratico in commissione, il senatore Antonio Nicita, ha chiesto, assieme ad altri colleghi delle opposizioni, la convocazione urgente dei vertici della Società Aeroporto Catania (Sac), dell’Enac, dell’Autorità dei trasporti, nonché del presidente della regione Sicilia, Renato Schifani, e del ministro delle imprese, Adolfo Urso, «affinché riferiscano al più presto sullo stato dell’emergenza».

Principalmente l’audizione ha come obiettivo di fare chiarezza sulle cause che lo hanno prodotto, sulle soluzioni attivate e sul complesso dei danni economici che si stanno generando nell’economia siciliana, così come sulle misure di ristoro e prevenzione che i governi nazionale e regionale intendono porre in essere. 

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Anche la senatrice di Sud Chiama Nord e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Dafne Musolino, ha formalmente presentato al presidente della Commissione la richiesta di calendarizzare un'audizione dei vertici Sac e una visita dei membri della Commissione all'aeroporto di Catania per accertare le responsabilità e verificare le condizioni della struttura.

Musolino denuncia che «l’emergenza si sta cronicizzando» aggiungendo che «tutto questo è una grave lesione del diritto alla mobilità dei siciliani e un danno inestimabile all'immagine dell'isola nel pieno della stagione turistica». Ma tutto verrà rimandato al 4 o 5 settembre quando dovrebbero riprendere i lavori parlamentari dopo la lunga pausa estiva.

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