Si profila una regia dietro i disordini della prima notte di coprifuoco a Napoli, fatta di gruppi di estremisti di destra, camorra e ultras. La procura sta indagando. Venerdì notte un migliaio di persone sono scese in strada a Napoli per manifestare davanti a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione, contro le restrizioni per il coronavirus e contro l'ipotesi di lockdown ventilata con forza dal governatore Vincenzo De Luca. E sono arrivati gli scontri con la polizia in tenuta antisommossa, lancio di lacrimogeni da entrambe le parti, e lancio di petardi da parte dei manifestanti.

Il segretario del partito di estrema destra di Forza Nuova, Roberto Fiore, ieri aveva pubblicato un tweet per chiamare a raccolta contro la “#dittatutrasanitaria”:

Gli estremisti di destra e i complottisti esultano nelle chat: «Qualcosa dopo tempo si sta muovendo» si legge su QAnons Italia, il gruppo che crede nell’esistenza di un complotto internazionale per defenestrare il presidente americano Donald Trump. Ma quello che preoccupa di più è la presenza degli esponenti dei clan della Camorra.

Nelle chat di QAnon circolano i video della sommossa.

Il presidente della commissione bicamerale Antimafia, Nicola Morra, ha scritto su Facebook: «Ieri sera a Napoli, nell'irrazionalità di tante persone evidentemente inconsapevoli di quanto stavano facendo, c'era anche una sapiente regia. Accertata la presenza reale di uomini dei clan della Pignasecca, del Pallonetto e dei Quartieri Spagnoli».

Il sito Fanpage di Napoli riporta anche la presenza degli ultras. «Hanno sparso la voce attraverso i social e le applicazioni di messaggistica istantanea: "Stasera amma scassa' tutte cose"».

Proprio i giornalisti di Fanpage sono presi di mira sulla chat di QAnon:

Nel corso delle proteste è stata aggredita anche una troupe di Sky Tg24.

Intanto la polizia ha fermato due uomini con precedenti penali, bloccati in flagranza in via Santa Lucia, durante la fase più calda dell'assedio alla Regione Campania mentre reagivano, alla presenza della polizia, lanciando bottiglie e oggetti contundenti. I due, entrambi 32enni, sono stati rilasciati.

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