Attacchi organizzati. La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si è pronunciata così questa mattina sulle manifestazioni di venerdì notte a Napoli contro l’ipotesi di lockdown: «Sono inaccettabili e da condannare con la massima fermezza gli atti di violenza organizzati come quelli accaduti ieri sera a Napoli, sui quali la procura sta già indagando» ha detto la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese.

La ministra con un comunicato ufficiale ha espresso solidarietà e vicinanza agli appartenenti alle Forze dell'ordine, alla polizia locale e ai militari «che sono stati aggrediti e in alcuni casi sono rimasti feriti nelle strade del capoluogo partenopeo durante veri e propri episodi di guerriglia urbana». Le Forze di polizia ha detto, «hanno dovuto fronteggiare attacchi preordinati che hanno colpito anche alcuni giornalisti impegnati nel difficile e doveroso compito di assicurare la libera informazione ai cittadini».

Tra questi anche una troupe di Sky Tg24 che si è recata davanti al Palazzo della Regione per documentare la manifestazione.

Lamorgese ha detto ancora: «Ci tengo a ribadire che simili aggressioni nulla hanno a che fare con le forme di dissenso civile e con le legittime preoccupazioni degli imprenditori e dei lavoratori legate alla difficile situazione economica». In queste ore verrà incrementato il comparto sicurezza del capoluogo campano: «Sono in continuo contatto anche con il prefetto di Napoli che ha convocato per oggi il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per rafforzare i dispositivi di prevenzione e di controllo del territorio».

La manifestazione a Napoli era stata sponsorizzata venerdì pomeriggio dal partito di estrema destra Forza Nuova, e tra i circa mille partecipanti è stata accertata la presenza di complottisti e ultras. Dopo la manifestazione erano stati fermati due 32enni adesso rilasciati. Secondo il presidente della commissione antimafia, Nicola Morra, avrebbero preso parte alle sommosse anche esponenti dei clan camorristici. Sin da sabato mattina il viceministro dell’Interno, Mauro Mauri, ha avvalorato questa ricostruzione.

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