Il principio di precauzione ignorato, la frammentazione delle risposte e l’assenza di una normativa . La Corte europea dei diritti dell’uomo chiede interventi entro due anni per evitare i risarcimenti
Anno 1996, Roma, sezione Criminalpol. Un poliziotto scrive un’informativa che racconta di «camorristi, imprenditori "ecomafiosi", usurai, banchieri, bancari e professionisti della finanza», coinvolti con tempi e ruoli diversi nella «realizzazione di un un progetto unico dagli effetti letali per il sistema economico nazionale e per l'ambiente». L’ambiente era la terra campana. Trent’anni dopo, la Corte europea dei diritti dell’uomo, con una sentenza storica, ha stabilito che lo stato italiano non


