La questione servizi segreti è il terreno di scontro tra Matteo Renzi e il premier Giuseppe Conte. In aula durante l’intervento parlamentare sulla fiducia, che ha visto l’astensione di Italia viva, Renzi aveva ribadito la contrarietà alla gestione contiana dei servizi, contestando la delega ai servizi che Conte fin dall’inizio della legislatura ha tenuto per sé. 

Quel giorno il presidente del consiglio aveva spiegato che su questo punto era pronto a fare un mezzo passo indietro, lasciando la delega e affidandola a una figura di sua fiducia. 

Nella tarda serata del 21 gennaio le agenzie rilanciano una nota di palazzo Chigi: nell’agenda della riunione serale si è aggiunta la nomina di un sottosegretario alla presidenza del Consiglio. 

È la conferma che Conte ha mantenuto fede a quell’annuncio: nell’ultimo consiglio dei ministri, il primo dopo il voto di fiducia dal quale è uscito un governo indebolito, ha dato l’incarico ai servizi all’ex ambasciatore in Germania, Pietro Benassi, consigliere diplomatico del premier. Dunque Conte lascia quella delega della discordia, nominando sottosegretario della presidenza con delega agli 007 il diplomatico.

Benassi è un protagonista della diplomazia italiana. Piace un po’ a tutti gli schieramenti. Tutti gli riconoscono competenza e autorevolezza internazionale.

È stato ambasciatore d’Italia a Tunisi, dal 2014 al 2018 a Berlino. Ha relazioni eccellenti con il paese europeo che pesa di più negli equilibri dell’Unione: la Germania. E gode di ottima stima negli Stati Uniti, soprattutto tra l’intelligence americana. 

Presente a tutti gli appuntamenti più importanti della politica estera del governo Conte uno e Conte due: si è occupato in qualità di Sherpa di preparare la presidenza italiana del G20 e della Cop26.

Insomma la scelta di Conte sembra piuttosto una strategia per provare a tendere la mano a Renzi. Perché alla fine ha fatto ciò che il leader di Italia viva aveva chiesto con più insistenza. Basterà a ricucire i rapporti e garantire alla maggioranza la collaborazione dei renziani? 

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