«Il governo avrebbe dovuto avere meno spocchia, più serietà e più concretezza, perché oggi l'Italia ha un problema di credibilità che i cittadini pagano». Lo dice la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in un'intervista al Corriere della Sera. Meloni lancia una proposta: «Sull'emergenza Covid bisogna modificare il paradigma. Poiché il virus non può essere azzerato in tempi brevi, si lavori per proteggere chi è maggiormente a rischio: anziani, persone fragili, malate. Con misure confuse e inutili rischiamo un altro lockdown, che non possiamo permetterci».

Meloni sottolinea però lo scarso coinvolgimento dell'opposizione dal parte del governo: «Come al solito da sei mesi, il governo non coinvolge l'opposizione, si limita a farci la telefonata dell'ultimo minuto. Non c'è una strategia complessiva. Stiamo rincorrendo il virus con misure in gran parte inutili. Già ad aprile FdI aveva chiesto dati precisi su mortalità e contagi, alla fine abbiamo dovuto fare da soli con il nostro ufficio studi. Oggi che abbiamo la straprevista seconda ondata non sappiamo ancora il rapporto tra tamponi, ospedalizzati, asintomatici, non c'è trasparenza. Cosa è stato fatto da luglio ad oggi?».

Anche sul piano economico, secondo Meloni, l'intervento è stato «confuso, incompleto, deficitario, tragico nell'applicazione: i 10 decreti anticrisi prevedevano nel complesso 252 decreti attuativi, ne sono stati fatti 68, zero per il decreto liquidità e zero anche per il decreto semplificazioni, una beffa!».

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