La Corte costituzionale ha scelto la suo nuova presidente, ma sul voto si è spaccata. Alla fine è stata eletta la professoressa Silvana Sciarra, 74 anni, che ha raccolto 8 voti favorevoli su 15, ma 7 voti – solo uno in meno – sono andati a Daria De Pretis. La neopresidente rimarrà in carica fino all’11 novembre 2023, quando scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale.

Come primo atto da presidente, Silvana Sciarra ha confermato come vicepresidenti Daria de Pretis e Nicolò Zanon. Silvana Sciarra è la prima donna eletta giudice costituzionale dal parlamento.

Un’elezione particolare

Il risultato di misura è frutto della storia particolare di questa elezione. La figura del presidente, per come è intesa dalla Consulta, è peculiare rispetto a tutte le altre istituzioni. La sua scelta, infatti, è normalmente guidata dall’automatismo non scritto di preferire sempre il più anziano in carica.

La logica di questa prassi è quella di considerare la presidenza come un ruolo tecnico-organizzativo e non politico, impedendo cordate interne tra giudici ed eventuali derive correntizie, rafforzando il principio della collegialità con cui la corte opera. Per questa ragione i presidenti normalmente rimangono in carica per un tempo molto breve, in alcuni casi addirittura solo per qualche mese.

Il pensiero ai giovani

Per la prima volta da quando viene applicato, però, questo criterio è entrato in crisi. Erano tre, infatti, i giudici costituzionali con il requisito dell’anzianità di servizio che potevano aspirare alla carica: oltre a Sciarra e De Pretis, c’era anche Nicolò Zanon. Tutti e tre erano entrati in servizio l’11 novembre 2014 e tutti e tre erano stati nominati vicepresidenti da Amato.

«Dobbiamo porgere la Costituzione ai giovani. Sono loro che devono ricevere il nostro messaggio, devono essere ricevuti nel palazzo della Consulta», ha detto Silvana Sciarra in conferenza stampa dopo l’elezione. Si è concentrata sul tema dell’ambiente, rivolgendo un pensiero alle vittime dell’alluvione delle Marche. «La corte ha affrontato da tempo il tema dell’ambiente con le sue sentenze sulla tutela del paesaggio. Il paesaggio è un valore costituzionale». Ha poi sottolineato l’importanza di una comunicazione sobria, per garantire all’istituzione una maggiore autorevolezza.

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