CureVac è crollato in Borsa anche a Francoforte, in Germania, dopo l’annuncio che il vaccino tedesco è efficace soltanto al 47 per cento contro il Covid-19. Nel pomeriggio, il titolo dell’azienda tedesca con sede a Tubinga ha ceduto il 48 per cento a 42 euro.

Ieri, la società aveva reso noto i risultati provvisori dello sviluppo del vaccino anti Covid-19, sperimentato su circa 40mila volontari in Europa e America Latina. Anche la Commissione europea ha fatto sapere che sta monitorando il dossier e, secondo l'analisi di uno studio clinico su larga scala, in questa fase il candidato vaccino CureVac a mRna, al pari di Pfizer e Moderna, non soddisfa i criteri richiesti. Già ieri sera, la biotech tedesca aveva subito un primo colpo a Wall Street.

«Nel contesto senza precedenti con almeno 13 varianti all’interno del sottogruppo di partecipanti allo studio esaminato in questa analisi ad interim, il vaccino ha raggiunto un’efficacia preliminare del 47 per cento contro la malattia Covid-19 di ogni gravità e quindi non ha soddisfatto i criteri di successo statistici specificati», ha fatto sapere l’azienda farmaceutica tedesca in una nota. Tuttavia, l’analisi iniziale suggerisce che l’efficacia è legata all’età e alle varianti. Il vaccino di CureVac, infatti, risulterebbe più efficace nei giovani. I risultati sono stati comunicati anche all’Ema.

Risultati preliminari

CureVac ha precisato che i risultati diffusi due giorni fa sono preliminari e ha invitato ad attendere quelli della fase finale di test clinici, ancora in corso.

Tuttavia, sia la Commissione europea sia diversi studiosi hanno espresso dubbi sulla possibilità che ci possa essere un grosso miglioramento e, al contrario, ci sarebbe un alto rischio che il vaccino in cui diversi stati avevano riposto non poche speranze possa non raggiungere la percentuale minima del 50 per cento, fissata dall'Organizzazione mondiale della sanità.

Un anno fa, poco prima della seconda ondata da Covid-19 e visti i buoni risultati ottenuti nel 2020, il governo tedesco aveva investito 300 milioni di dollari per accelerare la fase di sviluppo e avviare le tre fasi sperimentali.

Il vaccino di CureVac aveva interessato diversi paesi, in particolare quelli in via di sviluppo, perché offriva alcuni vantaggi rispetto a quelli Pfizer e Moderna. Infatti, poteva essere conservato nei normali frigoriferi e a temperatura ambiente per 24 ore, oltre ad avere un costo inferiore rispetto ai concorrenti a mRna. 

Visto il deludente risultato, però, non si sa ora anche la Commissione europea rescinderà l'accordo preso mesi fa. L’Unione europea aveva infatti stretto un accordo per la fornitura di 400 milioni di dosi del vaccino, una volta autorizzato. All'Italia ne sarebbero dovute arrivare 30 milioni.

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