Sono rimasti in 152 a disputare la decima tappa del Giro d’Italia 2023. Dopo che numerosi atleti si erano ritirati gli scorsi giorni, molti perché risultati positivi al Covid, durante la tappa di martedì hanno abbandonato la competizione anche Simone Petilli, dell’Intermarché-Circus-Wanty, e Aleksandr Vlasov, corridore russo della Bora-Hansgrohe, dato come favorito nelle classifiche. 

La decima tappa ha preso avvio a Scandiano e termina, dopo 196 chilometri, a Viareggio. Erano già stati nove i corridori che non si erano presentati alla gara, tra cui l’attuale maglia rosa, Remco Evenepoel, risultato positivo al Covid. A rendere ancora più difficoltosa la gara, si aggiungono le pessime condizioni meteo, con pioggia e freddo. 

L’obbligo di mascherine

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Lo scorso 5 maggio l’Oms ha dichiarato la fine dello stato d’emergenza per la pandemia da Covid-19, ma la corsa all’emergenza non sembra terminata per i ciclisti del Giro d’Italia. Così, mentre nel mondo si abbandonano definitivamente le misure di sicurezza, entrate in vigore il 30 gennaio 2020, i corridori tornano a indossare le mascherine negli spazi affollati.

Lo ha stabilito Mauro Vegni, direttore della corsa, dopo la positività di Evenepoel. L’Unione ciclistica internazionale, di contro, non ha precise norme da seguire in caso di positività e la decisione di ritirare gli atleti positivi dalla competizione è rimessa alle singole squadre. Anche la possibilità di sottoporre i corridori a tamponi per il Covid resta a discrezione del personale sanitario.

Secondo i protocolli interni, le singole squadre eseguono test a tappeto periodici sui propri atleti, per rilevare eventuali positività, indipendentemente dai sintomi. Proprio così si è verificato il ritiro di Evenepoel, dopo la sua vittoria alla cronometro di Cesena. Lo staff ha preso una scelta del genere semplicemente per tutelare l’atleta, essendo Evenepoel asintomatico.

Sono ventiquattro i partecipanti al Giro d’Italia che hanno dovuto abbandonare la competizione quest’anno, tra cui Filippo Ganna della Ineos, Giovanni Aleotti (Bora) e Domenico Pozzovivo (Isreal-Premier Tech).

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