Secondo il monitoraggio settimanale sul Covid della cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità, è in calo l'indice di contagio Rt rispetto alla scorsa settimana. Resta però ancora al di sopra della soglia epidemica.

L'incidenza settimanale tra il 15 e il 21 luglio cala a 977 casi di Covid ogni 100mila abitanti, contro i 1.158 registrati nella settimana precedente. Nel periodo tra il 29 giugno e il 12 luglio, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato di 1,23 (range 1,16 - 1,33), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando era 1,34), ma oltre la soglia epidemica.

L'indice di trasmissibilità, basato sui casi con ricovero ospedaliero, è anch'esso in diminuzione e a cavallo della soglia epidemica: Rt=1 al  12 luglio, contro Rt=1,15 al 5 luglio.

Aumento ricovori e terapie intensive

Aumenta invece il tasso di occupazione delle terapie intensive (4,1 per cento del 21 luglio, contro il 3,9 del 14 luglio) e dei reparti ordinari (il 17,1 per cento del 21 luglio contro il 15,8 per cento del 14 luglio).

Umbria, Calabria e Valle d'Aosta registrano il più alto numero di ricoveri nei reparti ordinari, per i quali in una settimana sono salite da 14 a 16 le regioni che hanno superato la soglia del 15 per cento. Nessuna ha raggiunto la soglia del 10 per cento dei ricoveri nelle terapie intensive; la Calabria si avvicina (9,5 per cento), seguita da Liguria (6,2 per cento) e Sicilia (6,0 per cento).
In una settimana sono passate da zero a 3 le regioni classificate a rischio basso. Quattro le regioni o province autonome che riportano molteplici allerte di resilienza.

Quattro regioni ad alto rischio

In base al report della cabina di regia, le regioni ad alto rischio sono 4, 14 a rischio moderato, 5 delle quali ad alta probabilità di progressione, e tre a rischio basso. 

Torna sotto i mille casi per 100 mila abitanti l'incidenza settimanale di Covid-19 in Italia. Il valore scende a 977 su 100 mila nel periodo 15-21 luglio, rispetto al dato di 1.158 su 100 mila del periodo 8-14 luglio. 

Raccomandazioni

Sul report di monitoraggio settimanale dell’Iss viene ribadita la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive previste e raccomandate, come l’uso della mascherina, l’aereazione dei locali, l’igiene delle mani e evitando situazioni di assembramento.

Si precisa che è «una fase epidemica acuta caratterizzata da una incidenza molto elevata, da una velocità di trasmissione (sia calcolata su casi sintomatici che su casi ricoverati in ospedale) in lieve diminuzione ma ancora al di sopra della soglia epidemica e da un aumento persistente nei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva».

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