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Decifrare il complotto prima della sentenza sull’Eni in Nigeria

L'a.d. di Eni Claudio Descalzi, foto LaPresse
L'a.d. di Eni Claudio Descalzi, foto LaPresse

Il processo di Milano sta per finire. Mercoledì c’è stata l’arringa della difesa. Ma molte risposte arriveranno dalla chiusura di una seconda indagine

  • Il pm De Pasquale durante il processo nigeriano, a fine dibattimento, aveva chiesto di poter interrogare l’ex consulente legale esterno Piero Amara sul perché la società volesse inquinare questa inchiesta, ma il tribunale si era opposto.
  • Chissà che non sarà proprio il “complotto” a far luce su tutto, anche su quello che forse forse ancora non si sa su Opl 245.
  • La difesa di Eni si è presentata davanti ai giudici con il compito di «spazzare via ogni dubbio, anche reputazionale» intorno al suo assistito, che ha fatto nient’altro che gli «interessi industriali» della sua società nell’acquisizione dei diritti di sfruttamento del campo petrolifero offshore nigeriano Opl 245.

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