Il caso della coppia gay che ha denunciato percosse, umiliazioni e abusi della polizia nel commissariato di Sassuolo (Modena) finisce in parlamento. La storia è avvenuta nel 2020 ed è stata svelata da Luigi Mastrodonato su Domani: i due ragazzi furono fermati alla cassa di un supermercato, perquisiti in un magazzino e poi portati in commissariato. Lì furono costretti a spogliarsi nel corridoio del commissariato e ad assumere posizioni umilianti. I ragazzi denunciano di aver subito un trattamento legato al colore della pelle e all’orientamento sessuale, che era noto agli agenti. Qui una ricostruzione dettagliata.

Del caso si occuperà la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu), chiamata in causa dai legali dei due ragazzi, che denunciano di aver subito violenze fisiche e psicologiche, umiliazioni e profilazione razziale e sessuale. La procura modenese ha riconosciuto il comportamento poco consono della polizia, ma ha archiviato il caso, nonostante le testimonianze, i referti medici e video inequivocabili. Uno dei due riportò una prognosi di venti giorni.

Un’interrogazione al ministro Nordio e al ministro Piantedosi è stata presentata da Ivan Scalfarotto, capogruppo di Italia Viva in Commissione giustizia del Senato, «per far chiarezza riguardo l’archiviazione del caso della coppia omosessuale che ha denunciato percosse, umiliazioni e profilazione razziale e sessuale per mano della polizia nel commissariato di polizia di Sassuolo». «Nonostante le plurime testimonianze – scrive il deputato – certificati medici e video, la procura di Modena ha chiesto l'archiviazione per il caso, accolta a fine 2023 dal gip. Gli stessi magistrati, peraltro, nell'archiviare segnalano il comportamento non consono e poco professionale di uno degli agenti indagati. Per quali ragioni la procura di Modena, in relazione ai fatti relativi alla coppia, ha ritenuto di affidare l'indagine ai colleghi degli indagati?».

Anche il deputato del Partito democratico Stefano Vaccari ha presentato un’interrogazione parlamentare diretta al ministro Piantedosi, chiedendo se «sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e se non ritenga opportuno avviare un’inchiesta interna al fine di accertare una ricostruzione dei fatti che chiarisca la dinamica di quanto accaduto nella stazione di polizia di Sassuolo».

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