- Era il 2017 quando papa Francesco riconobbe per la prima volta il sanguinoso conflitto in Ucraina, ricevendo il plauso della chiesa greco-cattolica del paese. Oggi, invece, la Santa sede sceglie la prudenza diplomatica.
- I tentativi di negoziato promossi dalla Santa sede per ora si sono risolti in una telefonata del cardinale Pietro Parolin al ministro degli Esteri russo: apertura di corridoi umanitari e stop ai combattimenti è l’appello.
- Gli accorati appelli del mondo cattolico a un intervento di papa Francesco stanno sfumando. Per il momento la linea della chiesa cattolica è la cosiddetta «diplomazia umanitaria». Ma basterà?
Il dialogo tra il patriarca e il papa è già un ricordo
09 marzo 2022 • 19:50