Il primo evento di Domani del 2024 si svolge a Napoli, nella cornice delle Gallerie d’Italia. In questo liveblog seguiremo la giornata, con le interviste dei nostri giornalisti agli ospiti.

Protagonisti della prima parte della giornata sono stati il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e alla giornalista Lucia Annunziata, candidata alle europee.

Nel pomeriggio la giornata è ripresa con Sigfrido Ranucci e la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. A seguire l’incontro “Le vie dell’acqua. Percorsi di crescita per il sud”. Gli ultimi due panel con Corrado Formigli e con la sceneggiatrice e scrittrice Anna Pavignano sulle vie di Troisi.

PUNTI CHIAVE

19:21

“Le vie di Troisi” con Anna Pavignano

18:24

Politica e questione morale: l’intervento di Corrado Formigli

17:34

Le vie dell’acqua: come gestire l’emergenza idrica

19:58

Pavignano: “Troisi era femminista senza volerlo essere”

“Il nostro cinema era femminista, anche se il termine mi mette un po’ a disagio. Credo nel femminismo ma mi pare un’etichetta non necessaria. Attraverso la comicità volevamo porre temi seri, ad esempio interrogarci sulla paternità: è legata al vincolo di sangue o è un’altra cosa? Lo stesso vale per l’istinto della gelosia, presente in vari film. Era il periodo in cui si pensava che il personale fosse politico e questa concezione della vita e della società la abbiamo inserita nei suoi film”, spiega Pavignano. Si chiude così, dalla Napoli di Massimo Troisi, il primo evento di Domani del 2024.

19:44

Pavignano: “Le battute di Troisi sulla religione, dissacranti e rispettose insieme”

“Troisi scherzava sulla religione ma solo sugli aspetti esteriori, su quelli rituali. Non sulla fede. Penso a Ricomincio da tre e a Scusate il ritardo, il suo primo e terzo film, dove inserimmo il tema del miracolo. Lo facevo in modo dissacrante e rispettoso al tempo stesso”, racconta Pavignano.

“Ho frequentato Massimo per tanto tempo e ha fatto parte della mia vita, così mi sono rimasti molti suoi segni addosso. Ho ancora tanti ricordi di lui, anche fisici come vestiti e oggettini. O i foglietti su cui appuntava tutti i suoi pensieri. Stando a contatto con lui ho imparato il napoletano e i meccanismi con cui concepiva le battute”.

19:33

Pavignano: “La cupezza e il sorriso della pioggia nei film di Troisi”

Pavignano ripercorre alcuni film che ha sceneggiato con Troisi: “L’acqua è un elemento particolare che è presente in tante nostre pellicole, l’abbiamo inserita tante volte e in modi diversi. Io sono originaria di Borgomanero, a Novara, il paese dove piove di più in Italia. Quando mi sono traferita a Roma, la pioggia ha finito per mancarmi e su questo Massimo mi prendeva in giro. Allora l’acqua, la pioggia, le pozzanghere le abbiamo messe nel suo secondo film, donano cupezza ma anche sorriso”.

19:21

“Le vie di Troisi” con Anna Pavignano

Parte il dialogo tra Angelo Carotenuto, vicedirettore di Domani, e la scrittrice Anna Pavignano. Si parla di Massimo Troisi, uno dei simboli di Napoli, di cui tra un mese ricorreranno i 30 anni dalla morte. Pavignano è stata sceneggiatrice delle sue pellicole. Proprio ieri «Laggiù qualcuno mi ama», il film di Mario Martone che ne racconta la carriera con interviste inedite, ha vinto il David di Donatello come miglior documentario.

“C’è un legame indissolubile tra i suoi lavori e la sua sensibilità, forse è questo il segreto che lo rende ancora attuale. Aveva una fortissima voglia di comunicare attraverso la risata, e questo è un ottimo modo per far passare contenuti seri. Pensandoci bene, l’amore nei suoi confronti è una specie di miracolo”.

18:59

Formigli: “Il governo non capisce l’informazione e chi vota si accontenta dei social”

“Odio il vittimismo dei giornalisti, ma devo dire che non ho mai vissuto pressioni politiche come in questa fase, neanche negli anni dell’editto bulgaro in Rai. Berlusconi è stato violento con la stampa, ma riconosceva il valore dell’informazione. Chi è al governo adesso non sa neanche cosa sia: o sei dei loro o dicono che devi candidarti se vuoi fare politica – dice ancora Formigli – E anche una parte della popolazione pensa di poter fare a meno dell’informazione e si accontenta di vedere i leader sui social, senza intermediazione giornalistica. Mi capita di guardare il Tg1, che da sempre è espressione della maggioranza, ma non è mai stato così appiattito sulle posizioni del governo”.

Poi un passaggio sulla par condicio in campagna elettorale: “Io mi trovo in difficoltà a rispettarla. Su Piazzapulita c’è un veto di Fratelli d’Italia, i cui esponenti non prendono parte alla trasmissione. E allora come mi devo comportare? Lo chiedo all’Agcom. Se non ospito politici di FdI posso invitare quelli del Pd o di altri partiti?”.

18:43

Fittipaldi: “Conte usa la questione morale contro il Pd, ma così la sinistra perde”

“Sulla questione morale, penso soprattutto a quanto successo in Puglia con la giunta Emiliano, il Movimento 5 stelle ci tiene a rivendicare la differenza con gli altri partiti. E Giuseppe Conte è in prima linea su questo, anche se da avvocato non sempre si è mosso in modo trasparente. A volte a Conte scappa la frizione e attacca il Pd anche in modo strumentale – nota Fittipaldi – Dal suo punto di vista fa bene, anche per intercettare i voti del Pd, mentre Schlein non lo può fare perché non guida un partito personale. Ma la sinistra non deve usare la questione morale per regolare conti interni. Se fa così, parte sconfitta già in partenza”.

18:24

Politica e questione morale: l’intervento di Corrado Formigli

È dedicato al peso della questione morale sulla politica l’incontro tra il direttore Fittipaldi e Corrado Formigli, conduttore di Piazzapulita. “Negli anni ci siamo abituati a tutto, dentro e fuori i partiti. A dinamiche clientelari ed episodi di corruzione, sia a destra che a sinistra. Al nord e al sud. Una parte dell’elettorato reagisce smettendo di andare a votare ma così si crea un circolo vizioso”, nota Fittipaldi.

“Parto da un episodio marginale ma che marginale non è, la truffa agli elettori da parte dei leader che si candidano alle europee ma che a Bruxelles non ci andranno. La questione morale inizia da qui: il Pd non può mettere gli occhi di Berlinguer sulla tessera del partito e poi fare candidature fittizie – dice Formigli – La questione morale è più importante per chi vota a sinistra, mentre a destra non interessa granché. E il Pd invece cosa fa? Insegue il centrodestra sul versante della personalizzazione”.

18:10

Bertossi (ad Fisia Italimpianti): “Investiamo nella depurazione, senza aspettare l’emergenza”

“Quello del riuso dell’acqua è un tema fondamentale, ma la normativa europea non ci permette di riutilizzarla per uso domestico ma solo per l’uso irriguo. Purtroppo troppi comuni non sono dotati di sistemi per depurare l’acqua e il problema si aggrava al sud e nelle isole. Per costruire questi sistemi i tempi non sono particolarmente lunghi, come anche per la dissalazione: le tecnologie ci sono e abbiamo esempi virtuosi in Europa, ma dobbiamo muoverci rapidamente e cercare di anticipare l’emergenza”.

17:56

Matacena (ad Caronte & Tourist): “La sfida dei trasporti via mare, frenati dalla burocrazia”

Si passa a parlare di trasporti via mare, una soluzione irrinunciabile che però ha effetti negativi, a partire dall’inquinamento. “Noi nel 2014 abbiamo progettato il primo traghetto alimentato a gas naturale liquefatto, che contiene meno sostanze inquinanti per l’ambiente. È pronto dal 2018 e ne abbiamo aggiunti altri due, ma ci sono problemi infrastrutturali che ne impediscono un vero utilizzo. Per costruire infrastrutture portuali in Italia ci vogliono dai 12 ai 17 anni”, dice Lorenzo Matacena, ad di Caronte & Tourist, società che gestisce collegamenti marittimi con le isole minori.

17:34

Le vie dell’acqua: come gestire l’emergenza idrica

Inizia il panel moderato da Vittorio Malagutti e dedicato alle “vie dell’acqua”, una risorsa che in prospettiva andrà a diminuire e dovrà essere gestita con più attenzione. “La carenza di risorse idriche è un problema grave e non c’è ancora la giusta consapevolezza sul tema. L’anno scorso c’è stata una fase di emergenza idrica e il governo è intervenuto con il decreto Siccità, utile ma migliorabile”, dice Paola Bertossi, ad di Fisia Italimpianti, società che si occupa di ottimizzare la gestione dell’acqua. “Una delle soluzioni sta nelle operazioni di “dissalazione”, una pratica che però ha degli aspetti negativi. Ma i costi per gli investimenti sono accessibili e le tempistiche non troppo lunghe”.

17:13

Bernini: “Sul caro affitti gli studenti hanno ragione, costruiamo più studentati”

“Sul caro affittiti nelle città universitarie gli studenti hanno ragione. Abbiamo messo più di un miliardo per sviluppare l’housing, anche con i soldi del Pnrr. Così lasceremo un paese più ricco di studentati. È uscito un bando per costruirne di nuovi e stiamo velocizzando le procedure per inaugurarne uno a settimana. E poi c’è un accordo di intesa con il demanio per prendere immobili nei centri città (non caserme) e riqualificarli. Da tempo sto affrontando il tema con sindaci e presidenti di regione, spesso di sinistra”.

17:01

Bernini: “Sbagliati i boicottaggi delle università, anche in campo militare”

“Non dobbiamo fare l’errore di confondere i popoli con i governi e soprattutto le università israeliane con il governo Netanyahu”, dice Bernini a proposito degli accordi di ricerca con istituti israeliani e alcuni boicottaggi da parte di università italiane. “Per quanto riguarda le collaborazioni su temi legati alla ricerca militare penso che il punto non siano le tecnologie ma come vengono usate. Non possiamo fermare la scienza, dobbiamo arrivare a un’etica della scienza. Sono contraria ai boicottaggi, la ricerca non può essere fermata”.​​​​​​

16:49

Bernini sulle proteste pro Gaza: “Manifestare è sano, ma no all’antisemitismo”

Poi si passa a parlare delle proteste nelle università, con le manifestazioni degli studenti pro Gaza e il boicottaggio di alcuni accordi con istituti israeliani: “Il 13 maggio incontrerò i rettori, a cui è affidata la sicurezza e l’ordine pubblico all’interno delle università, per capire come muoverci. Va detto che a protestare non sono solo gli studenti, ci sono infiltrazioni esterne. Il problema non va sottovalutato né sopravvalutato: le proteste e le contestazioni sono sane, ma mi preoccupa quando questi atti tracimano nell’antisemitismo. A quel punto non sono più accettabili”.

16:45

L’intervista alla ministra Bernini: “Certe uscite di Vannacci sono inquietanti”

"Sugli studenti disabili ho sentito frasi profondamente inquietanti, ci serve condivisione e tolleranza e non la cultura dell'odio". Lo ha detto la ministra per l'Università Anna Maria Bernini a Napoli nel corso dell'evento di Domani, in riferimento alle dichiarazioni del generale Vannacci, candidato leghista alle europee. "Nel governo non siamo tutti uguali, altrimenti saremmo un unico partito - ha aggiunto Bernini - Forza Italia resta un partito orgogliosamente liberale".

“Vannacci chiede classe separate per i disabili, Lollobrigida parla di sostituzione etnica. E la lista è lunga. Ma lei, ministra Bernini, che è una moderata, cosa ci fa in questo governo?”, chiede Daniela Preziosi alla ministra dell’Università e della Ricerca. “Non siamo tutti uguali, Forza Italia è un partito moderato e ci sta che in un governo ci siano sensibilità diverse. Io non condivido certe dichiarazioni e le trovo inquietanti: serve inclusività e tolleranza, non cultura dell’odio”.

16:34

L’Università del Mediterraneo con la ministra Bernini

Tra poco l’intervento della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, intervistata dalla nostra Daniela Preziosi. Il panel “La diplomazia della scienza e il ponte della cultura” è dedicato al ruolo che l’Università può avere per lo sviluppo del sud Italia e del Mediterraneo.

16:10

Ranucci: “Le repliche di Report a rischio dopo le pressioni di Urso”

“Penso che certe inchieste le possa e le debba fare solo il servizio pubblico della Rai”, dice Ranucci. Ma come sta oggi l’azienda? “Lo stato della Rai dipende anche da noi che ci lavoriamo: è compito di ogni giornalista difendere la propria libertà. Certo non è bello che Meloni ci attacchi per l’inchiesta che abbiamo fatto sull’Albania di Edi Rama.

E sulle repliche estive di Report, che potrebbero non andare in onda: “Potrebbero essere state tagliate dopo le lamentele del ministro Adolfo Urso, che ci accusa di essere ossessionati da lui. Sembra che ne andranno in onda cinque, ma non è ancora certo. Io scelgo semplicemente quelle che hanno fatto più ascolti durante la stagione invernale”.

15:58

Ranucci: “Con leggi liberticide e querele si mette a tacere il giornalismo investigativo”

“Negli ultimi anni in Europa stati uccisi cinque giornalisti che stavano indagando sui rapporti tra politica e criminalità organizzata. In Italia ci sono 250 giornalisti sotto tutela e 22 sotto scorta per il lavoro che fanno. Stanno per essere approvate leggi liberticide e abbiamo il record di querele da parte di politici: a Report sono arrivate denunce da La Russa, Urso, Sgarbi, Gasparri, Giorgetti – denuncia Sigfrido Ranucci – Così il giornalismo non può più essere cane da guardia del potere”.

Tizian mette invece in luce “il grave pericolo che sta correndo non Domani ma tutto il giornalismo investigativo, un settore che ha a che fare con materiale sensibile. C’è una volontà politica di cancellare questo tipo di giornalismo, che già non gode di buona salute: con l’emendamento voluto da Forza Italia, Italia viva e Azione chi rivela segreti rischia fino a otto anni di carcere. Così non ci sarebbero state grandi inchieste internazionali, dal Watergate ai Panama Papers”.​​​​​​

15:46

Nello Trocchia: “Con l’inchiesta di Perugia si vuole farci passare per dossieratori e spioni”

La parola passa a Nello Trocchia, inchiestista del giornale: “In questi anni a Domani siamo stati presi di mira in molti modi, soprattutto con le querele temerarie. Molte ce ne sono arrivate dal sottosegretario Claudio Durigon, che ci ha chiesto 200mila euro e di non parlare più di lui. Il tutto per aver scritto cose vere. E fu lui a mandarci i carabinieri in redazione per “sequestrare un articolo” pubblicato sul sito: una scena ridicola dietro a cui si nasconde un’azione intimidatoria. Ma noi non siamo ricattatori, le notizie le diamo e non le teniamo nel cassetto”.

15:39

Giovanni Tizian: “Per delegittimare il giornalismo si colpiscono le nostre fonti”

“Nostro malgrado Nello, Sigfrido ed io siamo testimoni di un’epoca particolare per il giornalismo, fatta di attacchi violenti basati sulla delegittimazione del nostro lavoro. Si cerca di minare la base del mestiere, cioè si vanno a colpire le nostre fonti”, dice Tizian facendo riferimento alle pressioni politiche su Report e all’inchiesta della procura di Perugia su presunti “dossieraggi” ai danni di politici e vip, per cui sono indagati Nello Trocchia, Stefano Vergine e lo stesso Tizian.

15:21

“Giornalismo sotto attacco” con Sigfrido Ranucci

Sta per iniziare la sessione pomeridiana dell’evento di Napoli. Tra poco il dibattito tra Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, e i nostri Giovanni Tizian e Nello Trocchia. L’incontro è dedicato alla condizione del giornalismo in Italia, all’indomani della pubblicazione della classifica sulla libertà di stampa di Reporter senza frontiere, per cui il paese passa dal 41esimo al 46esimo posto: un giudizio su cui pesa il caso Agi-Angelucci e il controllo politico sulla tv pubblica. Alle 18.10 ci sarà poi un confronto tra Corrado Formigli, conduttore di Piazzapulita, e il direttore Fittipaldi.

12:57

Annunziata: "Israele non è la rappresentazione di Netanyahu"

"Rivendico che Israele ha subito un trauma fortissimo e ha diritto di difendersi. Ma Israele è non la rappresentazione di Netanyahu"

12:54

Annunziata: "Il vantaggio di Giorgia Meloni è che ha un partito in cui lei comanda e ha l'unica voce"

"Il vantaggio di Giorgia Meloni è che ha un partito in cui lei comanda e ha l'unica voce. Una cosa che fortunatamente a sinistra non abbiamo. Ho seguito tanta politica e nell'apice della gloria non c'è mai stato un leader che non è stato vicino al precipizio", ha detto Annunziata.

12:49

Annunziata: "Non privatizzerei la Rai"

"Non privatizzerei la Rai. Il problema vero è che noi non abbiamo fatto passare la riforma della Rai", ha detto Annunziata. Un'eventuale privatizzazione rischia, secondo la candidata, di dare in mano il servizio pubblico a editori stranieri con seri dubbi sull'indipendenza.

12:38

Annunziata: "In Italia è molto netta la differenza socioeconomica tra chi vota a destra e chi vota a sinistra"

"In Italia è molto netta la differenza socioeconomica tra chi vota a destra e chi vota a sinistra. L'elettorato che è a favore della destra risponde molto bene alle misure economiche della destra. Nel linguaggio di una volta si sarebbe detto che sono misure clientelari", ha detto la giornalista candidata alle europee.

12:35

Annunziata: "La riforma dell'autonomia differenziata viene vista come un'offesa"

"Sto facendo una campagna elettorale di ascolto, vado nei circoli elettorali più marginali, lontani. E ho trovato che la riforma dell'autonomia differenziata viene vista come un'offesa, non è solo una questione economica", ha detto Annunziata. "Questo porterà a una crisi del sistema italiano, l'idea che il Sud è un accollo non esiste e lo dimostrano tutte le storie d'Italia".

12:31

Annunziata: "Non mi piacciono le nazioni che dicono armiamoci e partite"

"Sul piano etico penso che l'Europa ha sbagliato a dare il consenso a una guerra che poi non ha seguito per niente. Non mi piacciono le nazioni che dicono armiamoci e partite. C'è un pezzo di Europa che ha fatto questo. L'Ucraina sta perdendo la guerra e dobbiamo porci una questione: li lasciamo in questo momento oppure no? Non ha neanche tanto bisogno di armi ma di copertura aerea con i missili. Noi stiamo dando un sistema di difesa Samp-T all'Ucraina, ne abbiamo solo cinque".

12:23

Annunziata: "Evocare l'invio di truppe in Ucraina da parte di Macron è machismo"

"Ho seguito conflitti per 16 anni, dall'America centrale alla Russia a Israele. Il punto di caduta di questo dibattito tra pacifisti e meno pacifisti è la pace, che permetta di mettere in movimento una grande iniziativa di pace in Europa", ha detto all'evento del nostro giornale a Napoli la giornalista Lucia Annunziata, candidata Pe alle elezioni europee

"Sono descritta come un'atlantista e amica di Israele. Lo sono, ma questo non significa essere contro i palestinesi", ha detto Annunziata rispondendo alla domanda sulla sua posizione tra pacifisti e non all'interno del centro sinistra. 

"Ho seguito conflitti internazionali per 16 anni, dall'America centrale alla Russia a Israele. Il punto di caduta di questo dibattito tra pacifisti e meno pacifisti è la pace, che permetta di mettere in movimento una grande iniziativa di pace in Europa", ha aggiunto. "Non c'è conoscenza su come si costruisce la pace, non basta una manifestazione. La pace si costruisce con grandi mezzi, teste, denari, ipotesi e scontri ulteriori". 

"Evocare l'invio di truppe da parte di Macron, che ora è un presidente debole, è machismo. Darebbe a Putin l'opportunità di dire che ha ragione. Credo che Macron stia facendo un'esagerazione. È chiaro che Macron non controlli più la sua politica"

12:19

Annunziata: "Se vengo eletta mi trasferisco a Bruxelles"

"Se vengo eletta mi trasferisco a Bruxelles e rimango lì, per una ragione molto semplice. Le uniche persone italiane che hanno avuto peso a Bruxelles sono quelle che ci sono andate a vivere, come ad esempio Gentiloni e Sassoli", ha detto Annunziata.

"Da indipendente i costi della campagna elettorale sono a carico mio. Non mi iscriverò al Pd, a meno che non cambierò idea. Quando con Schlein ne abbiamo parlato mi sono detta che alla fine la politica non è poi così male come alternativa all’informazione. La politica per me è un modo per tornare a menare le mani"

12:15

L'intervista a Lucia Annunziata

Dopo le interviste al sindaco Manfredi e al ministro Sangiuliano, il direttore Fittipaldi e Stefano Iannaccone hanno discusso sul palco con la giornalista Lucia Annunziata, ora candidata alle europee. 

Sulla candidatura del Partito democratico e sul perché ha cambiato idea rispetto a precedenti dichiarazioni in cui aveva affermato che non si sarebbe mai candidata, Annunziata ha detto: "Recentemente quasi tutti i leader che avevano detto di non essersi candidati, lo hanno fatto negli ultimi minuti"

11:57

Sangiuliano: "Fonderò un quoditiano e chiederò al vostro direttore di dirigerlo"

Scherzando con l'intervistatrice che ha chiesto al ministro se ha intenzione di candidarsi alle elezioni regionali in Campania, Sangiuliano ha detto che "fino al 2032 farò il ministro della Cultura, nel primo e nel secondo governo Meloni, perché vinceremo ancora le elezioni e governeremo fino al 2032". Poi ha proseguito "fonderò un quotidiano e chiederò al vostro direttore di dirigerlo, io farò l'editore. Il quotidiano si chiamerà Dopo Domani. Prezzolini diceva che il progressista pensa al Domani, ma il conservatore è la persona del Dopo Domani. Ed è quello che voglio essere io. Voglio modernizzare salvaguardando l'identità storica del nostro popolo".

11:56

Sangiuliano sul caso Santanchè

"Io con la ministra ci lavoro benissimo insieme. Abbiamo tanti dossier comuni sui quali stiamo procedendo in maniera netta. Abbiamo fatto il treno Roma-Pompei, che è andato talmente bene che le ferrovie hanno deciso di prorogarlo. Per quanto concerne le vicende giudiziarie non faccio il magistrato, rispetto la separazione dei poteri e non mi esprimo sulla questione rischiando di inficiare l'autonomia della magistratura"

11:53

Sangiuliano sullo spoils system: "Non faccio nomine dirette"

"Io non faccio nomine dirette, in alcuni casi mi viene sottoposta una terna, io guardo alle competenze delle persone non a cose astratte, non mi interessa il colore politico. Simone Verde agli Uffizi, il museo più importante, era direttore della Pilotta di Parma nominato da Franceschini. Schmidt a Capodimonte nominato da Franceschini agli Uffizi. Sono delle competenze che hanno un valore. Io scelgo in base alle competenze, non mi interessa il colore politico. Chiedo solo di essere plurali, aperti nella declinazione politica".

"Non abbiamo mai sostituito nessuno anche il famoso caso Sinibaldi, non è stato sostituito ma non confermato"

11:50

Sangiuliano: "Non ho letto il libro di Valentina Mira su Acca Larentia"

Sul libro di Valentina Mira sulla strage di Acca Larentia che ha provocato una sollevazione tra i meloniani: “Non ho letto il libro di Valentina Mira su Acca Larentia, sto leggendo Napoli 1943 e ho riletto il libro nero del comunismo sui grandi crimini del comunismo"

11:42

L'intervista al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

Dopo l'intervista al sindaco Manfredi è intervenuto sul palco il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, intervistato da Lisa Di Giuseppe.

La prima domanda è stata sull'ex sottosegretario Vittorio Sgarbi, dimessosi nei mesi scorsi e ora candidato alle europee per Fratelli d'Italia. "Penso che la politica abbia la necessità di recuperare una dimensione alta che non sia fatta da un botta e risposta quotidiano. Il tema di un'eventuale reintegrazione col terzo sottosegretario, che poi non è detto che avvenga, verrà affrontato dopo le Europee. C'è anche un altro sottosegretario che si era dimesso, quindi è un problema che non ci siamo posti, il ministero va avanti benissimo. Auguro a Sgarbi di fare una buona campagna elettorale e lo ringrazio per aver detto che sto facendo bene il ministro e che ha stima della mia persona, sentimenti pienamente ricambiati"

Il ministro della Cultura è stato intervistato da Lisa Di Giuseppe sul palco delle Gallerie d'Italia a Napoli al primo evento di Domani di questo 2024
11:40

Manfredi: "Oggi abbiamo un'Europa troppo burocratica, ideologica e lontana dai bisogni delle persone"

"Oggi abbiamo un'Europa troppo burocratica, ideologica e lontana dai bisogni delle persone. L'Europa in cui ho creduto era un'Europa che dava una migliore prospettiva a tutti. Abbiamo al necessità di una proposta europea riformista che sia in grado di dare una risposta ai giovani che sono i più riformisti e progressisti di tutti"

11:32

Manfredi: "Macron ha detto che possiamo perdere quella che è l'Europa, ma noi possiamo perdere anche l'Italia e il suo stato sociale"

"Operare a livello di amministrazione locale è più facile che farlo a livello di proposte di governo centrale. Il vero tema è che io credo che l'aggregazione deve partire da un progetto comune, non può essere un cartello elettorale. Noi parliamo sempre dei leader e dei vertici e non parliamo mai degli elettori. Per aggregarli, dobbiamo offrire loro un progetto non una somma. Una co sa è l'opposizione una cosa è la proposta alternativa di governo, che significa dire cosa vogliamo fare", ha detto il sindaco di Napoli.

Sul campo largo serve "una vera proposta progressista deve mettere insieme M5s, sinistra e forze cattoliche. Lo dicono i numeri e l'esperienza che abbiamo fatto. Il centrosinistra ha governato solo questo da quando è caduta la Prima Repubblica. Non dico che è obbligatorio ma che è quello che dobbiamo fare. Oggi dai sondaggi il centrodestra ha il 44 per cento degli elettori, non è la maggioranza".

"Il vero tema è come stare insieme. Facendo mettere d'accordo i leader? Non penso sia questa la strada, ma è quella di costruire un progetto alternativo che tocca alcuni temi: il lavoro e al sicurezza sul lavoro, c'è il tema della casa, della salute, dell'istruzione".

"Macron ha detto che possiamo perdere quella che è l'Europa, ma noi possiamo perdere anche l'Italia e il suo stato sociale. Dobbiamo avere un riformismo radicale che sia compatibile con il nuovo quadro economico e demografico e intorno a questo aggregare le forze che si riconoscono in questo progetto, per farlo c'è bisogno di un accordo collettivo in cui crediamo. Quindi partendo da valori condivisi, come abbiamo fatto a Napoli. Qui ci siamo aggregati intorno all'idea di una città aperta, internazionale, che non facesse sconti sui valori ma che desse risposte concrete ai cittadini. Sono stato eletto al primo turno con il 63 per cento. Abbiamo avuto una grande fiducia dalla quale deriva una grande responsabilità".

 

11:31

Manfredi: "Il governo si è impegnato a investire 1.2 milioni di euro"

"Il governo si è impegnato per investire 1.2 milioni di euro per completare la bonifica e completare i lavori pubblici. Sta a noi completarla. Non è un sogno o un'idea che sta nell'aria e nessuno sa come deve fare. Dobbiamo dire ai cittadini quello che si può fare e quello che non si puo fare"

11:16

Manfredi sulla turistificazione: "Napoli non può diventare Disneyland o la Venezia del momento"

"Abbiamo visto Barcellona come il modello di sviluppo di grande città del mediterraneo per molti anni. Tutti dicevano che bisognava fare come Barcellona. A un certo punto ci siamo accorti che la Barcellona di oggi non è quella di 20 anni fa, sia nei suoi lati positivi ma anche in quelli negativi. Questo processo ha determinato una perdita di identità e un eccessivo affollamento come avviene nelle grandi città turistiche", ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. "La presenza così massiccia di turisti a Napoli è incominciata con la pandemia, da due-tre anni. E ha un impatto sulla città. Il vero tema è: siamo in grado di governare questo processo mantenendone i lati positivi e riducendo quelli negativi come la perdita di identità, le espulsioni dei cittadini dal centro storico e così via".

 

"Abbiamo visto Barcellona come il modello di sviluppo di grande città del mediterraneo per molti anni. Tutti dicevano che bisognava fare come Barcellona. A un certo punto ci siamo accorti che la Barcellona di oggi non è quella di 20 anni fa, sia nei suoi lati positivi ma anche in quelli negativi. Questo processo ha determinato una perdita di identità e un eccessivo affollamento come avviene nelle grandi città turistiche", ha detto il sindaco Manfredi. "La presenza così massiccia di turisti a Napoli è incominciata con la pandemia, da due-tre anni. E ha un impatto sulla città. Il vero tema è: siamo in grado di governare questo processo mantenendone i lati positivi e riducendo quelli negativi come la perdita di identità, le espulsioni dei cittadini dal centro storico e così via. Non è quello che che è successo ma è quello che può succedere".

"Non accetto chi dice che i Quartieri Spagnoli siano meglio quello di dieci o quindici anni fa. Non dobbiamo però permettere che la città diventi Disneyland o la Venezia del momento. Io oggi non posso impedire a una persona di aprire un Air Bnb. Se vogliamo affrontare questo tema, facciamo una norma come esiste in Francia e in Spagna che consente ai sindaci di dare un limite di bad and brakfast e case vacanze che possono sorgere su una determinata area. Oggi questo non lo posso fare".

"Dobbiamo far coincidere un'idea liberale privata con un'iniziativa pubblica, ma ci vogliono delle regole per fare questo. La sfida che metto sul tavolo, così come altri sindaci, è quello di darci i poteri per arrivare a uno sviluppo omogeneo, anche per arrivare a uno sviluppo anche in periferia. Non accetto chi dice che è meglio la Napoli di 10-15 anni fa. Non possiamo guardare al passato ma al futuro".

11:12

Manfredi: "Sul Pnrr i progetti più avanzati sono quelli dei comuni"

"I progetti più avanzati sono quelli dei comuni, finanziati direttamente dal Pnrr. Questo perché si è superata in alcuni casi l'intermediazione dello stato che alla fine spesso rappresenta un rallentamento e una riduzione della responsabilità degli amministratori, invece i cittadini devono anche poter giudicare se un sindaco ha speso bene o male i soldi pubblici per i vari progetti", ha detto il sindaco di Napoli Manfredi intervistato da Francesca De Benedetti.

11:04

Manfredi: "C'è anche un'Europa delle città"

Il sindaco di Napoli Manfredi: "Oggi si parla dell'Europa delle regioni, io parlerei anche dell'Europa delle città. L'apertura di un dialogo nella sponda sud del Mediterraneo significa creare nuovi ponti. È più facile parlare tra Napoli e Istanbul che tra diversi governi". "Credo molto nell'idea di un'Europa che finanzia direttamente le grandi città, perché le città sono il reale luogo della trasformazione. I fondi di coesione hanno l'obiettivo di appianare le differenze"

 

10:49

L'intervista al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi

Dopo i saluti iniziali del presidente di Domani Antonio Campo Dall'Orto e del direttore di Domani Emiliano Fittipaldi, Francesca De Benedetti ha intervistato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi il quale ha spiegato cosa significa governare una città sud del mondo. "Napoli è una città complessa e serve un esercizio di governo difficile, ma anche affascinante perché consente di sperimentare le problematiche della contemporaneità. Napoli è la città delle grandi differenze: economiche, sociali e culturali. Napoli è una città che è capace di trasformare le grandi differenze in un grande valore".


 

09:59

Il direttore incontra gli abbonati

Prima dell'evento di Domani alle Gallerie d'Italia a Napoli, sabato 4 maggio dalle 10,30, il nostro direttore Emiliano Fittipaldi ha incontrato un gruppo di lettori abbonati al nostro giornale per prendere un caffè insieme, raccontare come nasce ogni giorno Domani e rispondere alle loro domande. Il benvenuto a Napoli del presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli

09:10

Il programma

10.30 -11.15

Napoli città euromediterranea

Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli
con Francesca De Benedetti (Domani)

11.30 - 12.10

Mediterraneo come ricchezza. La cultura diventa politica

Gennaro Sangiuliano Ministro della Cultura
con Lisa Di Giuseppe (Domani)

12.20 - 13.00

Il Pd e l'Europa

Lucia Annunziata giornalista,
con Emiliano Fittipaldi Direttore Domani
e Stefano Iannaccone (Domani)

15.30 - 16.10

Giornalismo sotto attacco

Sigfrido Ranucci giornalista
con Giovanni Tizian (Domani)
e Nello Trocchia (Domani)

16.15 - 16.45

L'Università del Mediterraneo. La diplomazia della scienza e il ponte della cultura

Anna Maria Bernini Ministra dell’Università e della Ricerca
con Daniela Preziosi (Domani)

17.00 - 18.00

Le vie dell'acqua.
Percorsi di crescita per il sud

Paola Bertossi AD Fisia Italimpianti SpA-Gruppo Webuild
Lorenzo Matacena AD Caronte & Tourist Spa
Michele Pisante Presidente BF Spa
Pier Francesco Ragni Vice Direttore Generale Corporate Acea Spa
con Vittorio Malagutti (Domani)

18.10 - 19.00

Il peso della questione morale sulla politica

Corrado Formigli giornalista Piazzapulita-LA7
con Emiliano Fittipaldi Direttore Domani

19.10 - 19.50

Le vie di Troisi sono infinite

Anna Pavignano sceneggiatrice e scrittrice
con Angelo Carotenuto (Domani)

01:00

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