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«Dovevamo dare i soldi al partito e alla Più Voci», le regole della Lega

LaPresse
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  • Uno dei nomi storici del partito in Toscana, espulso nel 2017, racconta come il partito chiedeva finanziamenti a eletti e nominati nei consigli di amministrazione.
  • «La Lega chiedeva il 33 per cento ai nominati nei consigli di amministrazione e il 25 per cento agli eletti. Volevano anche che i contributi fossero girati all’associazione Più Voci». L’associazione fondata dal tesoriere Giulio Centemero finanziata anche da grossi imprenditori e per la quale Centemero è accusato di finanziamento illecito a Roma e Milano. 
  • L’ex segretario del partito in Toscana, Vescovi, dice che ci sono sempre stati contributi volontari ma solo sui conti del partito e sui cda «non ricorda». 

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