È morto Davide Renne, da pochi giorni direttore creativo di Moschino. Era nato a Follonica (Grosseto) nel 1977. A comunicare la sua morte è Moschino che in una nota esprime «cordoglio e grande tristezza per la prematura scomparsa di Davide Renne avvenuta il 10 novembre 2023 a Milano».

Renne, 46 anni, era stato nominato lo scorso 16 ottobre e aveva assunto il ruolo dal primo novembre.

È morto a Milano per un malore, dopo essere stato ricoverato per un problema cardiaco.

«Non ci sono parole - dichiara Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe Spa - per descrivere l'incommensurabile dolore che stiamo vivendo in questo momento così drammatico. Davide si era unito a noi solo pochi giorni fa, quando un malore improvviso ha stroncato troppo presto la sua giovane vita. Non riusciamo ancora a credere a quello che è successo. Con Davide stavamo lavorando a un progetto ambizioso, pieni di entusiasmo e di ottimismo verso il futuro. Anche se è stato con noi solo per pochissimo tempo, Davide è stato in grado di farsi subito amare e rispettare. A noi resta oggi la responsabilità di portare avanti ciò che la sua fantasia e creatività avevano solo immaginato. Ci stringiamo alla famiglia e ai numerosissimi amici di Davide con affetto». 

Dopo gli studi al Polimoda di Firenze, Renne – come ha raccontato lui stesso il giorno della sua nomina –aveva lavorato nel team di Alessandro Dell'Acqua: «Alessandro è stato il mio primo maestro e mentore nella moda. Sono poi andato da Gucci dove ho passato due decenni straordinari come Head Designer for Womenswear. Gli ultimi otto anni di questo periodo li ho trascorsi insieme ad Alessandro Michele: lui mi ha insegnato a sognare in grande, mi ha incitato e mi ha aiutato a realizzare i miei sogni». «La moda, come la vita – scriveva Renne – ci dà modo di scoprire noi stessi. Non mi piace la moda che detta risposte, sono più propenso a trovare la domanda giusta, poi le risposte arriveranno nel dialogo dello stilista con il pubblico: la moda è, per sua stessa natura, fatta su misura. Prendere il timone della casa creata da un genio del design italiano e dell'arte contemporanea è un onore che non prendo alla leggera».

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