«Ansaldo Energia, Ansaldo Nucleare, Enel, Edison e anche la start-up Newcleo». È il 26 febbraio scorso quando il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso elenca le aziende “strategiche” nella partita che Palazzo Piacentini sta portando avanti sul nucleare.

Per il capo del Mimit, sentito dalle commissioni di Montecitorio sul tema della decarbonizzazione e della transizione energetica, l’Italia «eccelle nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie nucleari avanzate», soprattutto grazie alle società con «programmi rivolti alla ricerca e allo sviluppo di reattori di nuova generazione con iniziative congiunte e partenariati con l’Enea e altri operatori esteri».

Edison, la società di energia che in Italia e in Europa opera nell’approvvigionamento, nella produzione e nella vendita di elettricità e gas, rientra nell’elenco di Urso. Ma la spa, che fa capo a Edf e quindi allo Stato francese, è anche il suo “sponsor” preferito: contattato da Domani, il ministro ha infatti ammesso di essere stato invitato da Edison agli Internazionali di tennis, manifestazione tuttora in corso al Foro Italico di Roma, e di avere accanto «l’ambasciatore francese» con cui si sarebbe «intrattenuto nelle pause della partita su vicende che riguardano la cooperazione industriale».

In realtà la foto pubblicata ieri (12 maggio) da questo giornale immortala il vertice del Mimit seduto, per la prima di Sinner di sabato scorso, sugli spalti con alla sua sinistra un bambino e alla sua destra Simone Nisi, direttore del settore Affari istituzionali di Edison.

La società, al contrario di Urso, non ha fornito alcuna risposta sulla partecipazione del capo del ministero delle Imprese e del Made in Italy nel proprio box. Adolfo Urso, come i suoi colleghi pure presenti al match, avrebbe del resto potuto accomodarsi in tribuna d’onore.

Eppure ha accettato l’invito dello sponsor ufficiale degli Internazionali con cui ha tuttavia un legame istituzionale. Farlo è stato opportuno? E, soprattutto, quanti biglietti sono stati riservati al ministro e alla sua famiglia da Edison? Dalla foto, infatti, si nota la presenza della moglie, seduta alla sinistra del ministro.

Non sarebbe, comunque, la prima volta in cui il capo del Mimit inciampa in situazioni da “conflitto di interesse”. Il “caso Edison” potrebbe rientrare nella categoria? «Ero appena tornato da una giornata impegnativa a Taranto», ha detto ancora a Domani il ministro Urso a proposito della sua partecipazione agli Internazionali negli spazi Edison. Quasi una giustificazione.

Intanto lo scorso settembre, a Cernobbio, è stato presentato uno studio a firma Edison, Ansaldo Nucleare e Teha Group con dati e scenari sul nucleare di ultima generazione. La ricerca parla del “nuovo nucleare” come una soluzione chiave per raggiungere la neutralità climatica.

Se la nuova tecnologia arrivasse a pesare almeno il 10 per cento del mix energetico al 2050, secondo gli esperti, in base a quanto emerge dalla sintesi della ricerca, sarebbe possibile ottenere un impatto economico complessivo per il sistema-Paese di oltre cinquanta miliardi di euro al 2050, di cui quarantasei miliardi di euro per la filiera industriale italiana, e occupare fino a 117mila persone tra lavoratori diretti e indiretti.

Tradotto: una partita troppo importante. Probabilmente anche per declinare un invito per veder Sinner con cui, a gennaio scorso, Adolfo Urso, si congratulava sui social. «Ancora un trionfo a Melbourne – scriveva il ministro delle Imprese e del Made in Italy –. Complimenti all’inarrestabile Jannik Sinner per il secondo trionfo consecutivo».

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