- Il candidato alla presidenza della regione è anche un imprenditore, possiede quote in 4 diverse società, e tra i soci d’affari ci sono professionisti nominati dal fratello sindaco in aziende partecipate dal comune di Cosenza. Su una di queste imprese controllate dal candidato presidente si sono accesi peraltro i riflettori dell’antriciclaggio di Banca d’Italia.
- Da quanto risulta a Domani, infatti, i detective che seguono e segnalano i flussi finanziari sospetti si sono concentrati su alcuni versamenti incassati da Occhiuto(il deputato e candidato alla regione) da un suo socio e da una delle azienda di cui entrambi sono azionisti. Un assegno e un bonifico per un totale di 21mila euro incassati da Occhiuto nello stesso mese in cui la società “Fondazione patrimonio artistico retail” beneficiava della garanzia del medio credito centrale (controllato da Invitalia) per ottenere prestiti dalle banche per oltre 350mila euro sfruttando il decreto liquidità Covid.
- Il suo socio d’affari nonché manager di 39 anni si chiama Paolo Posteraro, piazzato in due partecipate del comune di Cosenza amministrato da Mario, il fratello del candidato.
Elezioni Calabria, gli affari di Occhiuto: tra bonifici sospetti e prestiti bancari per il Covid
23 settembre 2021 • 09:00Aggiornato, 23 settembre 2021 • 16:41