Il sospiro di sollievo arriva grazie a un tweet dell’Uefa delle 19.26: Christian Eriksen è ricoverato in ospedale e le sue condizioni sono stabili. La partita Danimarca-Finlandia, invece, riprende alle 20.30.

Un annuncio che rompe il senso di paura cieca ma invita anche a mantenere cautela e attenzione intorno all stato di salute del ventinovenne centrocampista dell’Inter e della nazionale danese, crollato privo di coscienza sull’erba del Parken Stadium di Copenaghen a due minuti dall’intervallo della gara fra Danimarca e Finlandia. E rimasto lì per una ventina di interminabili minuti, col senso di gravità che si è diffuso immediatamente e ha catturato i sentimenti dell’opinione pubblica globale, come testimoniato dai trend sui social.

Che la situazione fosse disperata si è capito immediatamente dalla reazione dei compagni di squadra, oltre che dalle fugaci immagini della regia televisiva, fino a che essa non ha deciso opportunamente di non provare più a catturare l’immagine del calciatore esanime sul prato. E da lì è partita una sequenza raggelante, interminabile. Scene che rimarranno per sempre negli occhi di chi era sugli spalti del Parken e di chi le ha viste in tv. Coi compagni di squadra a fare da barriera protettiva mentre i sanitari erano impegnati in un lunghissimo tentativo di rianimazione e i colleghi finlandesi allineati a rispettosa distanza ma anch’essi in stato di shock.

Straziante anche l'immagine della moglie di Christian, Sabrina Kvist Jensen, entrata sul prato per avere notizie e stare vicina al marito. Con addosso la maglia numero 10 e il cognome del suo uomo impressi sulla schiena, Sabrina è stata subito raggiunta dai compagni di squadra di Christian, Schmeichel e Kiaer, che l'hanno abbracciata e provato a consolarla.

E tutt’intorno il silenzio, che ha contagiato anche il commento televisivo, è stato uno degli elementi più impressionanti. Allo stesso modo del comportamento del pubblico, che in gran parte ha continuato a rimanere sugli spalti anche diversi minuti dopo l’annuncio che la partita era stata sospesa. In quel momento Eriksen era già stato portato via in barella. E uno scatto fotografico fugace lo ritraeva cosciente.

Altri aggiornamenti arriveranno. Fino al 43’ la gara era stata una festa di pubblico, con gli spalti meravigliosamente pieni dopo l’incubo del covid. E invece incombeva un altro incubo. Adesso la sola festa da celebrare è sapere che Eriksen sia fuori pericolo.

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