il reportage

Dopo aver perso il loro futuro, gli eritrei fuggono per la libertà

  • Tra Sudan e Eritrea si è consumato quello che le Nazioni Unite hanno chiamato il peggior traffico di esseri umani. Il servizio militare obbligatorio e permanente ha spinto migliaia di eritrei alla fuga.
  • «Abbiamo paura della guerra in Tigray e di essere reclutati. Non vogliamo andare a combattere. Vogliamo libertà», racconta Fithawi dal centro di transito di Wadsharefy, diventato il punto zero per l’esodo dall’Eritrea.
  • Le Nazioni Unite stimano che negli ultimi anni 400mila eritrei, il 9 per cento della popolazione, siano fuggiti, senza contare quelli che sono morti o sono rimasti bloccati durante il viaggio. 

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