l’utopia

Gli Europei 2020+1, il sogno naufragato di Platini

Foto AP
Foto AP
  • L’ex Roi Michel volle l’Europeo delle città un anno prima che lo scandalo Fifa travolgesse un’intera classe dirigente del calcio mondiale e infine anche lui. Che in quei giorni non immaginava di vedere il suo segretario generale (Infantino) al posto di Blatter.
  • La mappa delle città designate è stata falcidiata dalle rinunce e dalle pressioni delle opinioni pubbliche locali. Su tutti, il caso di Bilbao.
  • Sette anni dopo l’idea originaria della manifestazione, l’Europa del calcio è il continente della Brexit, del fallimento del Fair Play Finanziario, della bomba Superlega esplosa con enormi danni collaterali. L’idea solidaristica del calcio è definitivamente tramontata.

Un’utopia postuma. I campionati europei di calcio edizione 2020+1, che prendono il via venerdì allo stadio Olimpico di Roma con la partita fra Italia e Turchia, sono l’immagine di un’ambizione troppo alta, da valutare retrospettivamente con indulgenza. L’applicazione di un’idea d’Europa che, nel momento in cui fu approssimata al calcio, pareva una sfida a provare il salto di qualità: la grande manifestazione sportiva per rappresentative nazionali, tradizionalmente organizzata e ospitata da uno

Per continuare a leggere questo articolo