Inchiesta sostenuta dai lettori

La fecondazione assistita in Italia non è ancora un diritto

Una persona su sei oggi incontra, nel corso della sua vita, un qualche problema di infertilità; ma la scienza ha fatto passi da gigante. Nel campo della procreazione medicalmente assistita operano in Italia oltre 300 centri pubblici e privati, con decine di migliaia di pazienti, e più di 11mila bambini sono nati nel 2020 grazie a queste tecniche. Ma le disparità di accesso sono ancora troppe: tempi di attesa e costi in primis, ma anche i limiti di età e l’esclusione delle donne single e lesbiche.

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Nel 1978 venne al mondo in Inghilterra la prima bambina concepita con la fecondazione in vitro. Una tecnica pionieristica che anni dopo valse a uno dei suoi ideatori, il biologo Robert Edwards, il premio Nobel per la medicina. Secondo gli ultimi dati dell'Organizzazione mondiale della sanità oggi l' infertilità colpisce una persona su sei. In Italia il ricorso alla pma, la procreazione medicalmente assistita, è quasi triplicato in vent'anni, con un'accelerazione negli ultimi dieci: secondo l'ul

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