- È tornato il ghiozzetto di laguna e quello cenerino, tipici pesci di acqua salmastra, ma anche cefali e anguille. Ritornano il martin pescatore, i fenicotteri e il tarabuso.
- Oltre quattro anni di progetto hanno portato alla rinaturalizzazione di una parte di laguna, un tempo fortemente antropizzata. Un gioco di acqua dolce e salata che ha riportato specie ormai scomparse a ripopolare oltre 70 ettari di canali e barene.
- Come avviene con le praterie di posidonia, anche in questo caso la presenza di vegetazione acquatica permette di ridurre l’effetto idrodinamico, contrastando l’erosione costiera. Non sono quindi importanti solo per fauna e flora, che qui ci vive e prospera, ma risulta utile anche per chi, come l’uomo, vive nell’entroterra.
È tornato il ghiozzetto di laguna e quello cenerino, tipici pesci di acqua salmastra, ma anche cefali e anguille. Ritornano il martin pescatore, i fenicotteri e il tarabuso. Ma la lista non si ferma qui perché, negli oltre quattro anni del progetto Life Lagoon Refresh, sono oltre 30mila gli uccelli censiti nell’area. Un grande intervento di rinaturalizzazione di una parte della laguna di Venezia che, grazie al ripristino del gradiente salino e delle superfici di canneto prima scomparse, ha perm



