Il comando provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria ha arrestato, questa mattina, dieci persone che avevano messo in piedi un finto centro di formazione internazionale, falsamente convenzionato con enti pubblici e università che forniva false lauree e certificati di formazione. Inoltre, sono stati sequestrati due immobili di pregio nella capitale e disponibilità finanziarie per oltre 3 milioni e 200 mila euro.

  • Il finto centro di formazione offriva corsi dai prezzi esosi, alla fine dei quali rilasciava diplomi di laurea di università straniere, con la relativa omologazione, e di università italiane telematiche, nonché certificati di conoscenza della lingua inglese e abilitazioni all'attività didattica nell'ambito dell'assistenza educativa, che però non erano riconosciuti da alcun ente.
  • Agli indagati, residenti tra Reggio Calabria, Roma, Milano, Latina, Agrigento e Trani, sono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, falsi e autoriciclaggio. Una delle promotrici dell’associazione è anche indagata anche per appropriazione indebita poiché, in qualità di rappresentante legale di un sindacato di Condofuri (Reggio Calabria), si sarebbe appropriata di circa 300mila euro depositati sul conto corrente dell'organizzazione sindacale, mediante prelievi e bonifici su conti correnti propri o dei familiari.

  • Secondo gli inquirenti l’associazione per delinquere era stabile e strutturata. Era attiva dal 2016 e sarebbe riuscita ad accumulare proventi delittuosi per milioni di euro, raggirando decine e decine di vittime. Le indagini sono state avviate a partire dalle denunce delle persone truffate che avevano frequentato alcuni corsi offerti dal centro e che nell'ambito di procedure valutative del personale, all’interno di pubbliche amministrazioni, non si erano visti riconoscere i titoli conseguiti, perché non validi.

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