- I lavoratori, uno anche minorenne, venivano prelevati dalla Romania, portati in Italia dove i caporali organizzavano il loro sfruttamento impegnandoli in aziende vitivinicole in provincia di Gorizia e Udine.
- Dovevano essere poveri, in condizioni di bisogno così da non avere pretese: senza contratto, in campagna sei giorni su sette, senza orario, con paghe basse e, troppe volte, in ritardo.
- Minacciati e controllati continuamente anche nei garage e nelle rimesse, trasformati in dormitori come dimostrano i video che Domani può pubblicare. L’indagine della guardia di Finanza e della procura di Gorizia coinvolge quattro persone.
Gli schiavi del Friuli, così i caporali del vino sfruttavano i lavoratori
24 febbraio 2023 • 19:55Aggiornato, 24 febbraio 2023 • 19:56