Fatti

Gli schiavi del Friuli, così i caporali del vino sfruttavano i lavoratori

  • I lavoratori, uno anche minorenne, venivano prelevati dalla Romania, portati in Italia dove i caporali organizzavano il loro sfruttamento impegnandoli in aziende vitivinicole in provincia di Gorizia e Udine.
  • Dovevano essere poveri, in condizioni di bisogno così da non avere pretese: senza contratto, in campagna sei giorni su sette, senza orario, con paghe basse e, troppe volte, in ritardo.
  • Minacciati e controllati continuamente anche nei garage e nelle rimesse, trasformati in dormitori come dimostrano i video che Domani può pubblicare. L’indagine della guardia di Finanza e della procura di Gorizia coinvolge quattro persone. 

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