Continua il G7 a Hiroshima, si discute sull’invio di caccia F-16 all’Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso le condoglianze al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per le vittime dell’alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna. Biden, a margine dei lavori del G7, si è avvicinato a Meloni, le ha stretto la mano e abbracciandola le ha manifestato parole di sostegno, solidarietà e conforto. Biden non è stato l’unico. Tra i tanti leader che hanno espresso vicinanza a Roma, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha dichiarato che «l’ Unione europea è pronta a fornire sostegno in ogni modo possibile» all’Italia. 

È arrivato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha incontrato il primo ministro britannico Rishi Sunak a margine del vertice. Sunak e Zelensky, che si sono visti pochi giorni fa a Londra, si sono abbracciati calorosamente durante l'incontro e si sono seduti fianco a fianco prima di iniziare a discutere. Zelensky ha già incontrato la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, Tra i temi di discussione «la difesa e il sostegno politico da parte dell’Italia all’Ucraina» e i «primi risultati della visita in Italia» di Zelensky, avvenuta il 13 maggio.

 


15:11 – L’appello del presidente brasiliano

Luiz Inácio Lula da Silva ha suggerito una riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu «per un mondo più democratico» e ha difeso gli obiettivi dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile. Il leader brasiliano ha infatti affermato che «il Brasile intende guidare un processo di inversione del cambiamento climatico e che agirà in difesa delle principali foreste tropicali del mondo insieme a Indonesia, Repubblica Democratica del Congo e altri Paesi di Africa e Asia». Lula ha anche incontrato il presidente Macron con cui ha discusso della guerra in ucraina e della conservazione della foresta amazzonica. 


14:59 – Zelensky a colloquio con Macron

I due si erano già incontrati pochi giorni fa durante il tour europeo che il presidente ucraino ha compiuto per rinforzare il sostegno militare all’Ucraina. All’inizio della bilaterale Macron ha detto che la presenza del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al vertice del G7 a Hiroshima «può essere un punto di svolta» per l’Ucraina.


14:25 – Incontro tra Zelensky e Charles Michel

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo incontro con il presidente ucraino Zelensky «ha sottolineato il suo forte sostegno alla preparazione di un nuovo pacchetto economico macro-finanziario pluriennale a partire dal 2024» Questo pacchetto testimonierebbe l’impegno a lungo termine dell’Ue nel sostenere Kiev.  Oltre al sostegno economico Michel ha ribadito anche un aumento degli aiuti militari «con la consegna di munizioni e la creazione di una coalizione per i jet da combattimento».


14:08 – Il richiamo all’Iran

I leader mondiali hanno chiesto a Teheran di «smettere di sostenere la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina» e di «cessare di trasferire Uav armati – un tipo particolare di droni –  che sono stati usati per attaccare le infrastrutture critiche dell’Ucraina e uccidere i civili ucraini». I leader hanno espresso anche preoccupazione per le continue attività «destabilizzanti dell’Iran, tra cui il trasferimento di missili, veicoli aerei senza pilota e tecnologie ad attori statali e non statali in violazione delle risoluzioni 2231e 2216 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu».


14:03 – Incontro Biden-Macron

Non era previsto un bilaterale tra i due paesi nei programmi diffusi stamattina, tuttavia in molti si aspettavano un confronto dopo le dichiarazioni del presidente francese, Emmanuel Macron, al ritorno dalla visita in Cina ad aprile. In quel momento Macron aveva detto che: «l’Ue avrebbe dovuto mantenere una sua autonomia strategica rispetto agli Stati Uniti e non farsi coinvolgere in caso di uno sconto Washington-Pechino su Taiwan perché lontano dagli interessi europei». In occasione della foto di gruppo allargata agli ospiti del G7, Macron si è avvicinato a Biden, abbracciandolo. I due, in base alla diretta trasmessa dal servizio tv interno, si sono allontanati dagli altri leader, dando il via a una conversazione.


13:43 – La Cina risponde al G7

Prima che arrivasse la dichiarazione finale del G7 sulla situazione nello Stretto di Taiwan, la Cina aveva già rilasciato una dichiarazione dove ricorda che «la risoluzione della questione di Taiwan è di competenza cinese».  Pechino ha anche esortato il G7 a «smettere di interferire grossolanamente negli affari interni degli altri Paesi» e a «interrompere la pratica di formare piccoli circoli per il confronto in blocco». È importante ricordare che proprio ieri e l’altro ieri la Cina ha tenuto un summit “rivale” del G7 con sei repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale. Il vertice ha avuto un’importanza anche simbolica per la Cina esclusa dal summit giapponese dei più grandi del mondo.


13:27 – Meloni lascerà stasera Hiroshima

È stato confermato che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non parteciperà alla giornata conclusiva del summit di domani. Dopo la conferenza stampa al termine delle riunioni di oggi – alle 23 ora locale – salirà sul volo di stato che la riporterà in Italia per seguire da vicino la situazione in Emilia-Romagna. Per adesso il Consiglio dei Ministri sull’alluvione rimane confermato per martedì.


13:03 – Zelensky e Modi

In uno dei gli incontri bilaterali a cui Zelensky parteciperà nella giornata di oggi, il presidente ucraino ha incontrato il primo ministro indiano, Narendra Modi. Lo riportano i media indiani sottolineando che è la prima volta che i due leader si incontrano dallo scoppio della guerra in Ucraina. Il presidente ucraino ha illustrato a Modi il piano di pace di Kiev invitando Nuova Delhi a partecipare alla sua attuazione e il premier Modi ha affermato che l’India farà «tutto il possibile» per trovare una soluzione al conflitto russo-ucraino. Una delle ipotesi sulle motivazioni che hanno spinto Zelensky a partecipare in presenza a Hiroshima sembra essere stata la possibilità di incontrare proprio il premier indiano e il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula Da Silva, ancora neutrali nella guerra in Ucraina.


12:42 – Monito alla Cina

A conclusione di una delle riunioni previste nel programma del G7, i leader hanno emesso una dichiarazione che mira a ridimensionare l’espansionismo cinese. «Non esiste una base legale per le estese rivendicazioni marittime di Pechino nel mar Cinese meridionale» affermano i 7 e aggiungono che «forti e uniti» si «oppongono alle attività di militarizzazione della Cina nella regione, ma sono pronti a stabilire relazioni relazioni costruttive con Pechino». Infine la dichiarazione finale, in cui i paesi si dicono «seriamente preoccupati» per la questione di Taiwan, invita a risolvere la questione con mezzi pacifici.


11:50 –  La lettera del Papa

Papa Francesco ha scritto al G7 di Hiroshima chiedendo di ricordare sempre la lezione dell'arma atomica che colpì la città giapponese alla fine della Seconda Guerra Mondiale, alla luce della guerra in Ucraina. «Hiroshima, come “simbolo della memoria”, proclama con forza l'inadeguatezza delle armi nucleari per rispondere in modo efficace alle grandi minacce odierne alla pace e per garantire la sicurezza nazionale e internazionale», sono le sue parole.


11:30 – L’incontro tra Meloni e Ursula von der Leyen

A margine dei lavori del G7 si è tenuto un colloquio a tre fra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Al centro del confronto, riferiscono fonti italiane, il tema dell'immigrazione e in particolare della Tunisia.

Anche il comportamento dell’Iran ha avuto la sua dose di lamentele da parte dei leader occidentali. In particolare i 7 hanno I leader mondiali hanno chiesto a Teheran di «smettere di sostenere la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina» e di «cessare di trasferire Uav armati – un tipo particolare di droni – che sono stati usati per attaccare le infrastrutture critiche dell’Ucraina e uccidere i civili ucraini».

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